Cultura e digitalizzazione: lo studio di Nomisma


 

 

Sfida futura. Uno studio di Nomisma rivela come l’emergenza sia anche un’occasione per la digitalizzazione del settore che prima stentava a prendere, il servizio è di Clara Capponi.

Con la pandemia l’intrattenimento è diventato digitale ma allentata la maglia delle restrizioni cresce la voglia di eventi dal vivo. È quanto emerge da uno studio pubblicato da Nomisma, che evidenzia i profondi cambiamenti e le perdite del settore, circa 80milioni di euro per i musei, 120 per il cinema e 350milioni per gli eventi musicali.

Ed è proprio sulla tecnologia che si gioca il futuro del sistema culturale, come strumento per facilitare l’accesso alla fruizione dei contenuti culturali, non come un elemento sostitutivo degli spettacoli dal vivo.