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Torino, il Festival del Classico apre il dialogo “da Omero a Tik Tok”


Festival del Classico – a Torino fino a domenica il ciclo di incontri ideato dalla Fondazione Circolo dei lettori che apre il Classico a Gen Z e Alfa, e allestisce al Politecnico un’agorà di incontri, dispute e laboratori – dal dialogo “da Omero a TikTok” al confronto con l’avatar di Socrate – per dare voce alle inquietudini e alle richieste di cambiamento che stanno segnando questo tempo.

Crediti foto: ANSA

Diritti delle persone disabili: domani a Roma l’evento di SuperAbile Inail


Diritti delle persone disabili – Nella giornata internazionale, domani a Roma, SuperAbile Inail celebra “La Forza dei legami”, evento dedicato alla disabilità, con la premiazione del contest fotografico “Quello che ci unisce”. Appuntamento alle 11 alla Sala Capranichetta, per uno sguardo nuovo che avvicina attraverso le immagini.

Che cosa ci unisce davvero? Prende spunto da questa domanda l’evento promosso da SuperAbile Inail per il 12 dicembre, alle 11, presso la Sala Capranichetta dell’Hotel Nazionale, a Roma. Un evento che rientra nell’ambito delle iniziative per la Giornata internazionale dei diritti delle persone con disabilità (3 dicembre) e sarà occasione per premiare i vincitori del contest fotografico SuperaAbile Inail “Quello che ci unisce”. Il contest, concluso a maggio, aveva l’obiettivo di promuovere iniziative tese a rappresentare la disabilità mediante le immagini. Il concorso ha raccolto 137 fotografie e 58 sguardi diversi. Ogni scatto racconta una storia: la vicinanza alle persone care, la gratitudine per le cicatrici che insegnano a resistere, la forza e la fragilità mostrate senza paura. Ci sono operatori, amici, parenti, sconosciuti: tutti mossi dal bisogno di sentire e lasciare un segno. Nelle immagini vivono paure, speranze, dolore e la bellezza di gesti quotidiani. Ciò che ci unisce è l’umanità: emozioni che trapelano nel chiedere aiuto, nell’offrirlo, nel comune sentire il bisogno di condivisione e di appartenenza gli uni agli altri.

Nel corso dell’evento del 12 dicembre si rifletterà su questi aspetti insieme a Maurizio Borgo, presidente dell’Autorità Garante nazionale dei diritti delle persone con disabilità; Arturo Mariani, speaker motivazionale; Thomas Quintavalle, fotografo; Claudio Guaitoli, fotografo Corriere della Sera, Rcs. I saluti istituzionali saranno a cura del direttore generale Inail, Marcello Fiori. A moderare l’evento sarà Pamela Maddaloni, dirigente direzione Centrale prestazioni socio-sanitarie Inail e disability manager centrale.

I vincitori del contest saranno premiati dal presidente della Giuria, il direttore centrale prestazioni socio-sanitarie Inail, Giuseppe Mazzetti.

 

Il Castello di Gaeta accessibile a tutti: ascensori, rampe e percorsi tattili


Oltre i confini – Il Castello di Gaeta abbatte le barriere e diventa inclusivo. Il servizio di Patrizia Cupo.

Una fortezza antica che guarda al futuro. Il Castello Angioino di Gaeta diventa accessibile a tutti: abbattute le barriere architettoniche grazie a un percorso innovativo che unisce storia e inclusione.

Ascensori, rampe e segnaletica tattile permetteranno ora anche a persone con disabilità motorie, sensoriali e cognitive di esplorare il castello in autonomia.

Il progetto è finanziato con fondi PNRR e coordinato da Ivana Bruno e Assunta Pelliccio, docenti dell’Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale. Oggi, il castello ospita la prima edizione di “Puntini Puntini”, Festival di arti inclusive.

Premio Nazionale 2025: ACLI premiate per la comunicazione rivolta ai giovani


Comunicazione costruttiva – Le ACLI nazionali hanno ricevuto il Premio Nazionale 2025 organizzato dalla Fondazione Pensiero Solido, e quest’anno intitolato “Comunicare giovane”, un riconoscimento che valorizza le realtà capaci di dialogare con le nuove generazioni e di promuovere una comunicazione orientata al bene comune.

“Meno sprechi, mille sapori”: cento ricette contro lo spreco nate da 420 studenti


Arte nel piatto – Dal minestrone brontolone fatto con le verdure abbandonate nel frigo al riso rinato, ripassato in padella il giorno dopo sono un centinaio le ricette anti spreco contenute nel ricettario “Meno sprechi, mille sapori” realizzato da 420 studenti e studentesse di alcune scuole medie milanesi con il progetto di Koinè cooperativa sociale.

“Il tema dello spreco alimentare è molto importante. Ogni giorno sprechiamo del cibo e questo si può evitare. Quando abbiamo qualcosa nel frigo di già aperto bisogno cucinarlo il prima possibile ed evitare che vada a male. È stato divertente mettersi alla prova nel fare queste strane ricette e lavorare con i genitori. Speriamo di darvi qualche suggerimento utile!” hanno scritto ragazze e ragazzi sulla prefazione del ricettario che è stato presentato alla stampa e che può essere scaricato dal sito di Koinè cooperativa sociale. Il ricettario è anche disponibile in versione digitale gratuita sulla MediaLibraryOnline MLOL.

Alla mattinata a Cerro hanno partecipato rappresentanti delle 27 classi tra scuole Primarie (Manzoni di Origgio, Cantalupo e Strobino di Cerro Maggiore) e Scuole Secondarie di I grado (Grassi di Uggiate con Ronago, Fermi di Gerenzano, Fermi e Tobagi di Lainate) che hanno potuto partecipare a una serie di laboratori sul tema dello spreco alimentare e sull’origine dei prodotti alimentari e hanno visitato la mostra a pannelli con i risultati dell’intero progetto svolto da settembre 2025. L’obiettivo è quello di ispirare anche altre famiglie a cucinare piatti alternativi, semplici e casalinghi per rendere più apprezzabili alcuni ingredienti insoliti e ridurre gli sprechi in cucina.

Cooperative romagnole nel dopoguerra, arriva il nuovo libro di Menzani


Storia di libertà – Domani a Forlì sarà presentato il libro “Quarantacinque, la rinascita della Lega delle Cooperative nella Romagna del secondo Dopoguerra”, opera dello storico Tito Menzani, pubblicato per i tipi di Franco Angeli editore.  Il volume indaga gli anni successivi al conflitto, dal punto di vista di coloro che fecero ripartire le imprese cooperative, dopo la drammatica parentesi del ventennio.

Dopo un anno di eventi – che ha visto sfilare protagonisti indiscussi come Antonio Scurati Dario Fabbri, ma ha anche vissuto momenti indimenticabili come l’incontro tra Re Carlo, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella e le cooperative di braccianti – giungono al termine le iniziative per l’ottantesimo anniversario di Legacoop Romagna.

Venerdì 5 dicembre a Palazzo Sidera di Forlì, sono attesi più di duecento cooperatori e invitati da tutta la Romagna, in occasione dell’ultimo appuntamento del programma di manifestazioni che per tutto il 2025 ha celebrato la rinascita delle libertà democratiche e del movimento cooperativo.

Nell’occasione sarà presentato il libro “Quarantacinque, la rinascita della Lega delle Cooperative nella Romagna del secondo Dopoguerra”, opera dello storico Tito Menzani, pubblicato per i tipi di Franco Angeli editore.

Il volume indaga, attraverso fonti inedite e un ampio corredo fotografico, gli anni successivi al conflitto, dal punto di vista di coloro che fecero ripartire le imprese cooperative, dopo la drammatica parentesi del ventennio e la tragedia della Seconda Guerra Mondiale.

Sarà lo stesso Menzani a presentare la propria ricerca al pubblico, mentre lo scrittore e attore Roberto Mercadini avrà il compito di contestualizzare con il suo intervento come la cooperazione abbia rappresentato un pilastro fondamentale per la ricostruzione sociale ed economica della Romagna.

I lavori si apriranno alle 9, presieduti da Romina Maresi, vicepresidente vicaria di Legacoop Romagna.  Interverranno quindi Simone Gamberini, presidente di Legacoop Nazionale, e Paolo Lucchi, presidente di Legacoop Romagna.

La giornata si concluderà con un momento simbolico: la consegna ufficiale delle prime copie del libro ai Sindaci dei Comuni della Romagna.

SINOSSI DEL LIBRO

«Quarantacinque» non è solo un anno: è un simbolo. Rimanda alla Liberazione dal nazifascismo, alla rinascita democratica dell’Italia e alla rifioritura del movimento cooperativo. A ottant’anni da quelle vicende, si è scelto di indagare un periodo storico fondamentale per le organizzazioni mutualistiche. Infatti, «Quarantacinque» è anche un articolo della Costituzione, scritta e approvata nel secondo dopoguerra, che riconosce la cooperazione quale pilastro della vita economica e sociale del paese. Lo Stato si dava il compito di promuovere questa forma di impresa, foriera di utilità civile.

In questo libro, si ricostruisce la rinascita della Lega delle cooperative in Romagna nei difficili anni immediatamente successivi alla fine del fascismo.

Attraverso fonti d’archivio, in buona parte inedite, si racconta come le comunità locali, con sacrifici e con sincero entusiasmo, ridettero slancio al movimento dopo le devastazioni della dittatura e del conflitto. Ne emerge un affresco corale, fatto di uomini e di donne, di scelte valoriali e di impegno sociale, che fa luce su una pagina importante della storia romagnola, ma anche sulle rinnovate radici di un modello economico che oggi è solido e quanto mai attuale. La ricerca analizza le origini di Legacoop Romagna, restituendone il ruolo nella costruzione della democrazia, delle istituzioni repubblicane e di un’economia più florida ed equa nelle allora province di Ravenna e di Forlì. Un robusto corredo fotografico di immagini d’epoca impreziosisce il volume.

Fra guerra e pace, il nuovo album di Pippo Pollina tra Palestina e Ucraina


Musica di pace – Esce “Fra Guerra e pace”, nuovo album del cantautore Pippo Pollina. Il servizio di Patrizia Cupo.

In “Free Palestina” la terra ferita si fa musica per gridare alla sua libertà. “Fra i petali del girasole” racconta invece la storia di un soldato ucraino che, pur segnato dalla guerra, continua a sognare una vita di pace. Esce il 5 dicembre l’ultimo album di inediti del cantautore siciliano Pippo Pollina, da anni voce impegnata tra musica e pensiero civile, e che unisce sonorità acustiche a testi intensi. A gennaio il via al tour europeo che partirà dalla Germania. Un disco che invita a non restare indifferenti.

Hallelujah Film Festival, una settimana per il dialogo e la pace a Castel Gandolfo


Cinema di pace – Dal 6 al 13 dicembre 2025 a Castel Gandolfo la prima edizione dell’Hallelujah Film Festival: una settimana di cinema, incontri e testimonianze per promuovere dialogo e pace. Ideato da Pascal Vicedomini e promosso da The Artists Club Italia.

L’inaugurazione sarà affidata a La casa di Ninetta di Lina Sastri, un racconto che aprirà il Festival con una performance speciale nella cripta della Chiesa di Castel Gandolfo. Ma è solo l’inizio: il programma intreccia cinema e memoria, arte e impegno, coinvolgendo ospiti come Liliana Cavani, Noa, Cristiana Capotondi, Andrea Morricone, Andrea Griminelli, Marco Leonardi, Maria Pia Calzone e Marco Pontecorvo.

Tra gli omaggi più attesi, la celebrazione della musica di Ennio Morricone con la proiezione di Mission di Roland Joffé, accompagnata dal doppio riconoscimento ad Andrea Morricone e al flautista Andrea Griminelli. E ancora: una giornata dedicata a La vita è bella di Roberto Benigni, simbolo eterno del potere salvifico dell’immaginazione, durante la quale sarà premiata Noa, voce indimenticabile della canzone che ha accompagnato il film nel mondo.

La selezione del Festival dedicherà spazio anche al cinema del presente con titoli che affrontano, con coraggio e lucidità, i nodi più urgenti della contemporaneità: Io capitano di Matteo Garrone, viaggio nell’odissea migratoria di due giovani senegalesi, e Volevo solo vivere di Mimmo Calopresti, testimonianza diretta dei sopravvissuti alla Shoah.

Non mancherà lo sguardo dei grandi autori italiani: Nuovo Cinema Paradiso introdotto da Marco Leonardi, Dante di Pupi Avati e Fatima di Marco Pontecorvo. Atteso anche Gianfranco Rosi con I viaggi di Papa Francesco, un’opera che attraversa confini, crisi e umanità attraverso lo sguardo del Pontefice.

A Roma, nel quartiere Tor Marancia, il nuovo murale dedicato ai rifugiati


Arte urbana – Mercoledì a Roma, nel quartiere Tor Marancia, sarà inaugurato il nuovo murale di Alice Pasquini dedicato alla fragilità, alla resilienza ed alla speranza di una nuova vita per i rifugiati.
L’iniziativa è promossa da Unhcr e Unione Europea.

“Il progetto dell’Unhcr rappresenta la possibilità che viene data ai popoli di avere un luogo d’accoglienza portando con se la propria memoria e guardare il futuro, sottolinea Pasquini. – Non era semplice realizzare una immagine suggestiva in grado di trasmettere questo messaggio e fare sorgere di nuovo la speranza di un nuovo inizio e di nuova vita”. Il nuovo murale è stato realizzato in contemporanea con altre due opere eseguite nelle città di Parigi e Copenaghen. Sono ‘The Extra Mile’ di Mahn Kloix a Parigi e ‘Resilient Roots’ di Peter Skensved a Copenaghen. “Ogni murale mostra come i rifugiati non solo sopravvivono allo sfollamento ma costruiscono una nuova vita per sé stessi e per le loro comunità. L’arte unisce le persone, ci aiuta a comprendere percorsi ed esperienze diverse e ad abbattere le barriere” si legge in una nota dell’Unhcr.