Diritti negati


Crescono le richieste d’aiuto contro le discriminazioni di persone con disabilità. Secondo una ricerca della Ledha sono scuola, servizi sociali, lavoro e barriere le tematiche su cui i legali dell’associazione sono stati chiamati ad intervenire più spesso.

 

 

I dati provengono dal Centro Antidiscriminazione “Franco Bomprezzi” gestito da LEDHA-Lega per i diritti delle persone con disabilità. Durante i primi sei mesi di attività del centro, attivo dal giugno 2015) sono state 609 le persone che hanno contattato l’associazione – via mail o telefono – per chiedere informazioni. Nel dettaglio sono state 111 le pratiche relative a casi senza discriminazione e 137 (pari al 38% del totale) le pratiche relative a casi di discriminazione. A queste vanno poi aggiunti altri 105 casi “dubbi”. Per quanto riguarda le pratiche chiaramente discriminatorie, la tematica su cui il servizio legale del Centro Antidiscriminazione “Franco Bomprezzi” è stato chiamato più spesso a intervenire è stata la scuola (133 pratiche avviate, quasi il 38% dei casi). Seguono il tema dell’accesso alle prestazioni sociali e socio-sanitarie (11,4% dei casi), la compartecipazione al costo dei servizi socio-sanitari (8,5%) e il lavoro (8%). Chiudono l’elenco la tutela giuridica (6,1%) e le barriere architettoniche (quasi il 5%).
“Il numero di richieste e segnalazioni è alto, ben oltre le previsioni – commenta il presidente di LEDHA, Alberto Fontana -. La nostra associazione si conferma un punto di riferimento importante per tutte le persone con disabilità e i loro familiari, operatori e volontari, che ritengono di subire una situazione di ingiustizia e discriminazione”.