Emigrazione frenata


Un report delle Nazioni Unite analizza gli effetti della pandemia sullo spostamento delle popolazioni. Il servizio di Fabio Piccolino.

Nell’ultimo anno le migrazioni nel mondo si sono ridotte di quasi il 30% a causa dell’epidemia di Coronavirus. Sono i dati dell’ultimo rapporto dell’Onu, secondo il quale sono 281 milioni le persone che vivono fuori dal proprio paese di origine.

In testa alle nazioni ospitanti ci sono gli Stati Uniti, che nel 2020 hanno registrato 51 milioni di migranti internazionali, seguiti da Germania, Arabia Saudita, Russia e Regno Unito. Il paese con il più alto numero di persone che hanno deciso di vivere fuori dai propri confini è invece l’India, dove gli emigranti sono circa 18 milioni. In Europa c’è la quota maggiore di migrazione interna: chi decide di lasciare il proprio paese, rimane nel continente nel 70% dei casi.