Finalmente giustizia


È la storia di una mamma della provincia di Pesaro a cui era stato negato il servizio di trasporto scolastico grazie al quale far arrivare la figlia disabile in classe. Il Comune lo aveva sostituito con un semplice contributo economico. Ma la donna non si è data per vinta, ha fatto ricorso al Tar che le ha dato ragione, affermando che il Comune non può nascondersi dietro difficoltà operative e che il servizio deve avere la priorità perché destinato a persone svantaggiate. Esigenze che si fondano sugli articoli 2 e 3 della Costituzione.