Gaza al buio


La chiusura dell’unica centrale elettrica della Striscia, il mese scorso, sta rendendo ancora più dura la vita di oltre due milioni di persone. Il servizio di Fabio Piccolino.

 

Mentre il presidente degli Stati Uniti Trump visita Israele, Gaza è senza corrente: il mese scorso è stata chiusa infatti l’unica centrale elettrica. Per le circa due milioni di persone che abitano la zona significa rinunciare all’energia tra le 16 e le 20 ore al giorno, con tutte le conseguenze che questo comporta: gli ospedali hanno cancellato gli interventi chirurgici che non siano emergenze, le riserve d’acqua sono carenti, mentre la maggior parte degli elettrodomestici sono fusi perché la corrente va e viene troppo spesso. Le Nazioni Unite hanno messo a disposizione del carburante per i generatori e stanno contribuendo al funzionamento degli impianti di desalinizzazione, che stanno però funzionando al 15% delle proprie capacità.