Giovani promesse


Si è conclusa l’edizione 2020 del master Sociocom in comunicazione sociale dell’Università Tor Vergata, coordinato dal professore Andrea Volterrani. Per il modulo sull’economia sociale gli studenti hanno realizzato articoli e avviato esperienze non profit su tutto il territorio nazionale. Una di queste è disponibile sul nostro sito.


Rio Terà dei pensieri: l’orto biologico

In un periodo di forte recessione economica, è incoraggiante sapere dell’esistenza di realtà territoriali che svolgono attività di notevole importanza sociale e che, nel loro piccolo, cercano di contribuire alla crescita economica del nostro paese.

La realtà territoriale di cui voglio parlare oggi si chiama Rio Tera’ Dei Pensieri, società veneta nata a Marghera nel maggio 2015; essa è costituita da circa 30 soggetti, in parte soci volontari, in parte soci lavoratori (operatori, detenuti, insegnanti dei corsi professionali).

Ogni attività è gestita da un operatore della cooperativa, con funzioni di coordinamento; a questo si aggiungono altre figure (chimici e agronomi, volontari). La cooperativa nasce sulla spinta del volontariato e propone, inizialmente, un percorso preparatorio per chi vuole partecipare; ecco le tappe previste: colloquio con un operatore responsabile del coordinamento dei volontari e con il presidente della cooperativa; partecipazione di qualche ora alle attività del laboratorio esterno; partecipazione di qualche ora ai laboratori del carcere maschile e di quello femminile.

Terminato l’iter, ciascuno può decidere il percorso che preferisce (lavoro nei laboratori, promozione dei prodotti nei mercatini, …).

Le attività svolte

Laboratorio di PVC riciclato. Nasce nel 2009 e accoglie detenuti che intraprendono un percorso di formazione professionale che li aiuti, una volta scontata la pena, alla ricerca di un’occupazione. All’interno del laboratorio vengono realizzate borse e accessori con materiale di scarto recuperato dai banner pubblicitari dismessi e riciclati, al fine di creare manufatti eco-sostenibili (la realizzazione delle borse si avvale della collaborazione con l’artista Mark Bradford, rappresentante degli Stati Uniti alla Biennale di Venezia del 2016).

Laboratorio di cosmetica. Nasce nel 2001 all’interno del carcere femminile della Giudecca e si avvale della supervisione di un chimico come responsabile della sicurezza del prodotto. Il laboratorio realizza shampoo, deodoranti, creme e saponi.

Laboratorio di serigrafia. Nasce nel 1995 all’interno del carcere maschile Santa Maria Maggiore; i detenuti sono coordinati da un operatore della Cooperativa e producono stampe su tessuto per personalizzare capi di abbigliamento, accessori e gadget. Le materie prime utilizzate provengono dal commercio equo e solidale, i colori sono privi di solventi, per rispettare l’ambiente.

Orto biologico. Nasce nel 1994 come messa a coltura dell’antico orto del convento delle Convertite, oggi Casa di Reclusione per Donne della Giudecca. Le detenute lavorano il terreno con il metodo dell’agricoltura biologica; i prodotti (ortaggi, frutta e fiori) vengono poi venduti, ogni settimana, all’interno del carcere.

di Fabio Gagliardini