Il judo per crescere bene


L’Unesco ha dichiarato che questa pratica è la migliore formazione iniziale per bambini e ragazzi dai 4 ai 21 anni ed è adatta a qualsiasi età. Il Comitato Olimpico Internazionale lo considera uno degli sport più completi, perché promuove i valori di amicizia, partecipazione, rispetto e sforzo per migliorare.

Il termine judo si traduce in ‘via della gentilezza’, perché questa disciplina, sebbene sia un’arte marziale e un metodo di difesa personale, non prevede l’uso della violenza, ma si compone di tecniche e prese il cui obbiettivo è rendere inoffensivo l’avversario, attraverso la sua immobilizzazione: “Allenarsi nella disciplina del jūdō significa raggiungere la perfetta conoscenza dello spirito attraverso l’addestramento attacco-difesa e l’assiduo sforzo per ottenere un miglioramento fisico-spirituale. Il perfezionamento dell’io così ottenuto dovrà essere indirizzato al servizio sociale, che costituisce l’obiettivo ultimo del jūdō” (Kyuzo Mifune, The Canon of Judo). Insieme alla boxe, al taekwondo, alla lotta libera e alla lotta greco romana, il judo è una delle pochissime arti marziali elevate al rango di sport olimpico; questa disciplina sicompone di tecniche e prese derivanti dal più antico jujitsu e non prevede colpi. Praticare il judo, anche solo per pochi anni, porta con sé tantissimi benefici, sia fisici sia spirituali. Questa disciplina infatti, oltre a essere un’attività fisica completa, che sviluppa e incrementa aspetti come la prospettiva, il coordinamento, la flessibilità e l’equilibrio, rinforza lo spirito e la mente, aiutando a sviluppare l’autostima e l’autocontrollo; le lezioni temprano il carattere ed è richiesta una profonda educazione e rispetto nei confronti del maestro e dell’avversario.