Il mondo in marcia per il Clima


La terra, nostra casa comune, «protesta per il male che provochiamo a causa dell’uso irresponsabile e dell’abuso dei beni che Dio ha posto in lei. Siamo cresciuti pensando che eravamo suoi proprietari e dominatori, autorizzati a saccheggiarla». Il messaggio contenuto nell’enciclica di papa Francesco “Laudato Si” è chiaro, serve una «conversione ecologica».

Il 29 novembre in occasione dell’apertura dei negoziati sul clima che si tengono a Parigi sotto l’egida delle Nazioni Unite, i cittadini di tutto il mondo danno vita alla Marcia Globale per il Clima. Dopo gli attentati del 13 novembre tuttavia, il summit di Parigi si terrà in una città blindatissima e ai francesi non è permesso manifestare. Si moltiplicano allora le iniziative in tutto il mondo, per marciare anche per chi non può. Da Sydney a Città del Capo, passando per Tokyo, Dakha, Bagdad, Dehli, Madrid e Roma. Più di 150 paesi e oltre 2300 eventi, che vedono studenti, sindacati, gruppi religiosi, associazioni e organizzazioni della società civile scendere in piazza per chiedere ai loro Governi di sottoscrivere un accordo ambizioso e capace di accelerare il percorso che porterà,  entro il 2050, ad un mondo alimentato al 100% da energie rinnovabili. Una marcia annunciata come la più grande manifestazione della storia contro i cambiamenti climatici.

E se non sarà facile raggiungere un accordo vincolante per limitare il riscaldamento climatico globale sotto i 2°C o opporsi al modello dell’iperproduzione e dell’iperconsumo, i cittadini, almeno quelli italiani, si dichiarano fiduciosi, come dimostra l’indagine di Legambiente e Lorien Consulting. Per la maggior parte  la lotta ai cambiamenti climatici è un tema prioritario per la qualità della vita delle generazioni future. Solo il 38% sa che ci sarà presto la conferenza di Parigi sul clima ma quasi il 70 pensa che l’evento potrà incidere  positivamente sulle azioni dei singoli Paesi e dei cittadini in difesa del clima e contro i cambiamenti climatici. Si marcia allora per far pressing sui leader mondiali, ma anche per far sentire la voce e le proposte della società civile e perché per cambiare ogni cosa, c’è bisogno di tutti!

In Italia la marcia è organizzata dalla Coalizione Italiana Clima, nata per dare la parola ai cittadini in previsione della COP21 e alla quale aderiscono oltre 150 sigle diverse. In contemporanea con molte altre città del mondo anche a Roma una grande manifestazione per chiedere un futuro equo e sostenibile, difendere il clima e la pace. L’appuntamento è alle 14.00 da Piazza Campo de Fiori per  concludersi a via dei Fori Imperiali.

Grsweek a cura di Anna Monterubbianesi