Il piatto piange


spesa2222La fotografia del Censis su come cambiano le abitudini alimentari: il buon cibo lo acquista solo chi può permetterselo. Il servizio di Giordano Sottosanti.

 

Dal 2009 ad oggi la spesa alimentare nel nostro Paese è diminuita in media del 12.2%. I dati Censis dimostrano che la crisi sta acuendo le differenze sociali anche a tavola: tra le famiglie operaie, infatti, la spesa è crollata del 19.4% e tra i disoccupati addirittura del 28.4%. Si tratta, rispettivamente, del 7.2% e del 16.2% in più della media. Nello specifico, mentre tra le famiglie benestanti è stato il 32% a veder diminuire il proprio consumo di carne, tra le famiglie a basso reddito la cifra arriva al 45.8%. Non va meglio per quanto riguarda il consumo di pesce: il 12.6% tra le fasce più abbienti della popolazione ne ha ridotto il consumo, addirittura il triplo tra quelle meno abbienti. Situazione analoga per frutta e verdura. Secondo Giuseppe De Rita, presidente del Censis, questo significa che molti italiani non possono più permettersi i cibi che stanno alla base di della dieta mediterranea, con il rischio di sempre più gente malata o obesa e dei conseguenti costi sociali che ne derivano.