La frontiera


Sugli scaffali per Feltrinelli il libro di Alessandro Leogrande. La critica lo ha già definito uno dei casi di “giornalismo narrativo” più interessante degli ultimi anni. Un racconto in prima persona per parlare di migrazioni, tornando sui luoghi delle tragedie quando tutti gli altri le hanno già dimenticate. Ai nostri microfoni l’autore. “Quello che ho voluto costruire per l’individualità delle persone; noi non dobbiamo solamente dare complessità a questo sguardo, cioè evitare i luoghi comuni e le frasi fatte, ma anche evitare quel processo di massificazione per cui esistono gli immigrati, gli islamici, gli africani. Invece le persone sono innanzitutto delle biografie individuali. Il viaggio, l’ingresso in Europa, il lasciarsi alle spalle della guerra, è innanzitutto un’esperienza individuale che ognuno vive a suo modo e produce dei traumi, che a volte li superi e a volte non li superi.