Oltre le sbarre


Da Napoli una bella storia su come si possa cambiare strada e scegliere quella giusta attraverso lo sport. Servizio di Elena Fiorani. “In questi giorni giungono dal capoluogo campano brutte notizie di cronaca, di giovani che si arruolano in una guerra tra clan che continua a fare vittime. Diventa ancora più importante in questo momento la storia di Nando, Ciro e Islam, tre minorenni che sono stati accolti dalla comunità Mamma Matilde di Torre Annunziata, grazie al progetto sportivo del Centro di giustizia minorile in collaborazione con il circolo canottieri Nesis. Dopo due mesi di costanti allenamenti, i tre giovani sono saliti sul podio di una gara di canottaggio simulato. Intanto, il 10 febbraio l’Uisp-Unione Italiana Sport Per tutti e il ministero della Giustizia hanno firmato un nuovo protocollo per l’ingresso dell’attività sportiva negli istituti penitenziari, a conferma della sua utilità nel percorso di riabilitazione e reinserimento sociale dei detenuti.”