Oltre le sbarre


Parte ad ottobre la prima esperienza nazionale di volontariato civile negli uffici dell’esecuzione penale esterna. Il servizio di Clara Capponi.

 

Saranno 48 i volontari del servizio civile che dal prossimo autunno, per 12 mesi e un totale di 1.400 ore, andranno ad affiancare gli operatori negli Uepe, gli uffici dell’esecuzione penale esterna del dipartimento per la Giustizia minorile e di comunità che si occupano del trattamento socio-educativo delle persone che scontano la pena fuori dal carcere, un esercito di 45.456 unità che, per dimensione, è arrivato a sfiorare il numero dei detenuti presenti nelle carceri .
Il sistema si apre così alle collaborazioni esterne, in primis del volontariato che porterà negli uffici giovani specializzati e motivati che si avviano al mondo del lavoro: un bacino di energie fresche che aiuterà a centrare la sfida di aumentare il numero di misure alternative e di sanzioni di comunità perché arrivino ad essere la prima risposta, lasciando al carcere un ruolo di secondo piano destinato ai casi più critici. Per partecipare serve la laurea in Servizio sociale e un’età massima di 28 anni. I giovani possono candidarsi entro il 26 giugno.