Palestina, femminile plurale


Alla Casa Internazionale delle Donne di Roma la rassegna Shashat, nove corti di giovani registe. Il servizio di Pietro Briganó.

Shashat in arabo vuol dire schermi, ed è il nome di una ong indipendente per la cinematografia femminile in Palestina, che ha come obiettivo di formare nel settore della produzione di film in particolare giovani donne registe in modo che siano produttrici e non solo consumatrici della cultura palestinese. L’ Archivio audiovisivo del movimento operaio e democratico e Cultura è Libertà hanno collaborato alla realizzazione della rassegna 9 “corti”, con l’arma della cinepresa. Altrettante giovani registe esplorano, con toni talvolta drammatici, talvolta ironici, la realtà della Palestina, dove la disuguaglianza di genere è radicata nelle percezioni culturali e nell’opinione pubblica. In contemporanea la casa del cinema di Roma ospiterà anche la mostra fotografica “Le forme della libertà” a cura di Giulia Giorgi e Nilufar Reza.