Passato e futuro


Il playground di Montedonzelli, campetto di basket del quartiere Arenella, a Napoli, dopo tre anni di abbandono e degrado è stato riqualificato grazie ai ragazzi della zona e a 150 volontari che, tra una partita e l’altra, hanno pulito e verniciato gli spazi. Anche tante realtà sportive locali hanno finanziato l’operazione e il terreno di gioco è stato dedicato a Kobe Bryant.

Dall’alto riempie la scritta KOBE il rettangolo di gioco del playground, nei due colori giallo e viola, quelli della squadra di basket Los Angeles Lakers, in cui ha militato fino all’ultimo Kobe Bryant, il cestista americano morto in un incidente il 26 gennaio 2020. Tutto intorno, i murales di Jorit e Luca Carnevale rappresentano la star del basket in tutto il suo splendore.
Il playground Kobe Memorial Park, di recente rimesso a nuovo a Napoli, è un esempio di cooperazione tra sport e sociale, messa in atto per omaggiare un grande sportivo e ridare alla città un luogo di aggregazione, di forte connotazione sociale.
Sui muri laterali, Jorit ha firmato il murales del “black mamba” del basket, immortalato nel suo “gioco”, con lo sguardo che punta al campo come un’incitazione a “non mollare” perché “qui ci sono io”, mentre Luca Carnevale ha realizzato un’immagine di Bryant versione supereroe.
L’obiettivo di questo progetto è stato non solo realizzare un campo da basket nuovo, ma celebrare la passione sportiva, l’unione sociale, l’integrazione e l’amicizia, nel nome di un grande campione internazionale. In occasione del match Italia – Russia disputatosi a Napoli il 20 febbraio, primo impegno per le qualificazioni agli Europei del 2021, gli Azzurri hanno fatto visita al Kobe Memorial Park: un omaggio doveroso del mondo del basket, considerando il legame che univa Kobe al nostro Paese, dove aveva giocato per diversi anni prima di entrare negli LA Lakers. Un pomeriggio di festa, con l’inno di Mameli e tantissimi ragazzi che hanno avuto l’occasione di fare qualche tiro insieme ai campioni nazionali.