Patrimonio minacciato


stone-henge-1055045__180Decine di siti Unesco potrebbero essere compromessi dal riscaldamento globale. Il servizio di Giovanna Carnevale.

 

Il cambiamento climatico sta diventando uno dei maggior rischi per i siti Patrimonio dell’Umanità in tutto il mondo. L’ultimo rapporto dell’Unesco e del Programma delle Nazioni Unite per l’ambiente non lascia dubbi: trentuno, tra monumenti, città e luoghi naturali potrebbero scomparire o essere irrimediabilmente danneggiati entro il 2030 a causa dell’innalzamento della temperatura globale, che porta con sè fenomeni meteorologici sempre più estremi, aumento del livello del mare e dell’acidità degli oceani.
Tra i siti minacciati dell’Unesco compaiono anche Venezia, Yellowstone, il parco naturale più antico al mondo, Stonehenge nel Regno Unito, le isole Galapagos e la Statua della Libertà. Presente inizialmente nel rapporto, ma poi fatta eliminare dal governo australiano, anche la barriera corallina, che secondo alcuni scienziati sarebbe affetta per il 93% dallo sbiancamento dei coralli.