Rosarno, nulla è cambiato


Nell’ultima stagione di raccolta, sono stati oltre 2 mila i migranti impiegati come braccianti. Il 30% vive con meno di 50 euro a settimana e il 60% è bloccato in un “limbo giuridico” per ottenere protezione internazionale. Cristina Riso dell’associazione Radici Rosarno “le immagini celebri ormai nell’immaginario collettivo della rivolta 2010, quindi di quelli che erano quelle modalità di confinamento dei migranti continuano a riproporsi nonostante in questi due anni sia passata un’epoca perché due anni dopo la rivolta di Rosarno, Rosarno è un caso nazionale ed è sotto l’attenzione delle istituzioni non esclusivamente locali e quindi a Rosarno quest’anno ci sono stati ben due campi di accoglienza”.