Schiavi moderni


Il lavoro forzato e minorile continua ad essere una consuetudine in molte parti del mondo. Il servizio di Fabio Piccolino. Olio di palma dalla Malesia, canna da zucchero dall’ India, vaniglia dal Madagascar, pesce dal Kenya, vestiti dal Bangladesh. Sono solo alcuni dei beni prodotti dal lavoro minorile o dal lavoro forzato, secondo l’ Ufficio per gli affari internazionali degli Stati Uniti. L’elenco infatti, viene stilato ogni anno e presentato al Congresso per monitorare e fornire informazioni sul traffico di esseri umani e sul lavoro forzato, con l’obiettivo di tutelare i lavoratori, innalzare gli standard di vita e combattere lo sfruttamento e l’impiego di minori. Il rapporto viene realizzato utilizzando dati pubblici, visite in loco ed informazioni elaborate da istituzioni accademiche e organizzazioni non governative.