A scuola per mare: in barca a vela contro la povertà educativa minorile


A scuola per mare. Un gruppo di ragazze e ragazzi in barca a vela per un viaggio lungo 100 giorni e un’opportunità di formazione attraverso la condivisione di esperienze di vita comunitaria. E’ il progetto selezionato da Con i Bambini rivolto a giovani provenienti da situazioni di marginalità.

Un’opportunità educativa di formazione e crescita a contatto con il mare attraverso la condivisione di esperienze di vita comunitaria: il viaggio per mare, la navigazione a vela, l’educazione ambientale e alla legalità, la subacquea. È l’ambizioso obiettivo di A scuola per mare, progetto selezionato da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, in cui ragazze e ragazzi di tutta Italia, provenienti da situazioni di fragilità, marginalità e talvolta con procedimenti penali in corso, navigano, insieme ad un gruppo di educatori, a bordo della Lady Lauren, imparando ad affrontare le proprie debolezze, visitando città nuove e scoprendo nuove attività, confrontandosi rispetto al proprio futuro.

Oltre alla quotidiana attività didattica concordata con le scuole e propedeutica al reinserimento al termine dell’esperienza, i partecipanti svolgono diverse attività nel corso dei 100 giorni di navigazione: tra queste, la raccolta della plastica in mare, i corsi per l’attività subacquea con rilascio di brevetto, quelli con biologi marini, esperti di economia circolare e di sostenibilità, l’esperienza di condivisione di una settimana di navigazione integrata con un gruppo di coetanei disabili dell’associazione Aipd di Pisa.

Procida, Ventotene, Ischia, Civitavecchia, Isola d’Elba, Catania sono solo alcune delle tappe affrontate: il progetto coinvolge 5 regioni (Sicilia, Lazio, Lombardia, Sardegna, Campania) in cui la Lady Lauren fa tappa durante il viaggio, e vede come ente capofila I Tetragonauti Onlus, che ha sede a Milano e propone opportunità educative di formazione e crescita a contatto con il mare, insieme ai partner dei territori coinvolti.

Il progetto si rivolge a ragazzi tra i 14 e i 18 anni segnalati dai Centri Giustizia minorile partner del progetto (Centro Giustizia minorile del Lazio, Abruzzo e Molise, Centro Giustizia minorile per la Sicilia, Centro per la Giustizia minorile per la Sardegna e Centro per la Giustizia minorile per la Lombardia) e a ragazzi con disabilità. Ogni percorso ha una durata complessiva di circa otto mesi: oltre ai 100 giorni di navigazione, i ragazzi vengono preparati durante una fase di pre navigazione e proseguono, una volta scesi a terra, il percorso per altri tre mesi con il reinserimento in percorsi formativi, di orientamento e di avviamento al lavoro.

L’emergenza Covid non ha fermato le partenze, ma le ha ristrutturate, con moduli di una settimana o di 50 giorni. Perché, come ha raccontato uno dei partecipanti, “La barca non la puoi gestire da solo, c’è bisogno di un gruppo che ha voglia di collaborare, tutti insieme si porta avanti”.

di Pierluigi Lantieri