Senza giustizia


Sono passati cinque anni dalla scomparsa in Egitto del ricercatore italiano Giulio Regeni. Il servizio è di Fabio Piccolino.

Era il 25 gennaio del 2016 quando Giulio Regeni venne rapito in Egitto: il suo corpo senza vita e con evidenti segni di torture venne ritrovato nove giorni dopo. Una vicenda rimasta in parte oscura e per la quale non si è ancora fatta giustizia. Nelle scorse settimane è stata presentata una risoluzione al Parlamento Europeo per chiedere al governo egiziano di collaborare con le indagini in corso in Italia, mentre la procura di Roma ha messo sotto accusa quattro membri dei servizi segreti egiziani.

Dal Cairo però continuano a non arrivare risposte per ricostruire alla verità, mentre da quasi un anno Patrick Zaki, lo studente egiziano dell’Università di Bologna, è in carcere con l’accusa di propaganda sovversiva.