Stato di emergenza


Non è solo il Covid a preoccupare gli operatori sanitari libanesi. L’Unicef lancia anche un altro allarme. Il servizio di Fabio Piccolino.

Dopo oltre tre settimane dall’esplosione che ha devastato Beirut, sono circa 300 mila le persone che continuano a non avere accesso sicuro all’acqua e ai servizi igienici. Lo racconta Unicef, che sottolinea come siano oltre centomila i bambini  le cui case sono state danneggiate o distrutte.  Secondo il Fondo per l’infanzia delle Nazioni Unite, i danni al sistema idrico coinvolgono più di 500 edifici; una situazione difficile che può favorire la diffusione di malattie, con l’incognita rappresentata dal Covid-19, i cui numero di casi continua a salire in tutto il Libano.