Tutti per uno


Le ong tornano a chiedere al Governo di essere consultate per la stesura del codice di condotta che regolerà, limitandoli, i loro spostamenti nel Mediterraneo. In una lettera inviata ai ministri Alfano e Minniti, Forum Terzo Settore e le reti AOI, CINI, ConcordItalia e Link2007 sostengono l’importanza di una strategia che coinvolga i soggetti attivi nella gestione dei flussi migratori.

 

Di seguito il testo della lettera:

“Gentili Ministri,
quali rappresentanti di migliaia di organizzazioni del Terzo Settore e delle organizzazioni non governative impegnate sui temi della solidarietà, dell’accoglienza e della protezione internazionale, dello sviluppo e dell’aiuto umanitario, vi rinnoviamo la richiesta di un incontro in relazione alla situazione che si è prodotta in questa settimane nel Mare Mediterraneo e sulle coste del nostro Paese.
Riteniamo, di fronte ad una situazione difficile e complessa come quella attuale, di proporvi l’istituzione di un Tavolo di lavoro e coordinamento permanente di carattere nazionale che coinvolga, a partire dai vostri ministeri, i soggetti istituzionali e le varie realtà delle ONG e della società civile impegnate nelle diverse fasi della gestione del fenomeno migratorio. Avanziamo questa proposta con lo scopo di migliorare le capacità e l’efficacia dell’intero sistema del nostro Paese nel far fronte a una situazione difficile e talora drammatica, che si ripete però cronicamente da alcuni anni.

Ricordiamo che tale coordinamento di “sistema” è stato adottato dal nostro Paese con successo negli anni passati di fronte a situazioni di emergenza di carattere internazionale, quali le guerre nei Balcani, o a grandi calamità nazionali come i terremoti. Molti attori a livello statale – dalle amministrazioni pubbliche centrali e locali, alla Marina Militare, fino alla società civile e a tanti cittadini – stanno producendo sforzi con un’abnegazione che è stata definita eccezionale, sia a livello europeo che internazionale.

Sulla specifica questione del Codice di Condotta per le ONG, crediamo, senza voler ora entrare nel merito, che per ragioni di funzionalità e rapidità la costituzione del Tavolo nazionale possa procedere in parallelo alla specifica consultazione dei soggetti direttamente coinvolti nelle operazioni di salvataggio, attraverso un processo di reale consultazione con le ONG e tutti gli stakeholder interessati, così come previsto anche nelle conclusioni del recente Vertice di Tallinn.
Auspichiamo che lo stesso Codice di Condotta, che non riteniamo una mera questione tecnica, si inserisca in un approccio che lo renda uno strumento coerente e integrato nell’ambito di una visione e di una strategia che coinvolga tutti i soggetti attivi che stanno gestendo l’attuale situazione della gestione dei flussi migratori nel Mediterraneo.

Con questa proposta del Tavolo nazionale vorremmo evitare il rischio che la mancata condivisione di responsabilità dell’Europa verso l’Italia sul tema migranti e posizioni politiche interne, spesso improntate al cinismo e alla speculazione politica, facciano delle ONG e delle organizzazioni della società civile un paradossale capro espiatorio, denigrandone l’operato e danneggiandone in modo grave la reputazione presso l’opinione pubblica. Speriamo invece che condividiate con noi la convinzione che le ONG e le organizzazioni del Terzo Settore, dati e fatti alla mano, siano invece parte della soluzione del problema.

In attesa di un vostro riscontro, inviamo cordiali saluti.”