Tutti uguali


Il Forum Diseguaglianze e Diversità ha organizzato per oggi pomeriggio dalle 17,30 una diretta Facebook alla quale parteciperanno varie associazioni. Il tema è come combattere il peggioramento della situazione sociale a causa della pandemia.

L’assunto di partenza è imprescindibile: la crisi sanitaria in atto non deve creare nuove disuguaglianze e far crescere risentimento nelle persone. In poche parole, non deve trasformarsi in un’emergenza umanitaria. Anzi. Come già dimostrato durante questo brutto periodo da numerosi esempi di solidarietà e inclusione, l’Italia può accrescere la propria coesione sociale. Bisogna reagire all’impatto causato dal Coronavirus e farlo nella maniera appropriata. Sotto questa spinta il Forum Disuguaglianze Diversità promuove in data odierna il confronto “Disuguaglianze nell’epoca delle crisi. Un anno di vita e più utili che mai: le nostre 15 proposte”, con l’obiettivo di disegnare il tracciato ideale da percorrere per uscire dal tunnel della crisi. Infatti un solido blocco di partenza è stato costruito dal Forum grazie ai quindici punti che aveva presentato per la prima volta a Roma nel marzo 2019. Ispirato dal “Program for action” del grande economista britannico Anthony Atkinson che sosteneva come le disuguaglianze fossero il risultato non di forze incontrollate ma di scelte politiche, il Rapporto “15 proposte per la giustizia sociale” individua tre processi da cui dipendono la formazione, la distribuzione e l’accumulazione della ricchezza: il cambiamento tecnologico; la relazione fra lavoro e impresa; il passaggio generazionale. Tutti passaggi cruciali per disegnare una strategia complessiva che permetta di invertire radicalmente le tendenze attuali. Soprattutto adesso, che l’allarme sociale risuona ancora più forte, il Forum rilancia le sue proposte per restituire potere e opportunità alle persone. Lo ha fatto anche nei giorni scorsi, quando lunedì 16 marzo il coordinatore Fabrizio Barca insieme a Cristiano Gori, docente di politica sociale all’Università di Trento, hanno redatto una nota contenente “Proposte costruttive per il confronto in parlamento e nel Paese. In breve, si tratta di uno schema concettuale che sintetizza i settori sui quali bisogna agire e definisce gli interventi da mettere in campo per scongiurare un’espansione delle disuguaglianze. “Le proposte – si legge nel documento – che il Governo sta per sottoporre in queste ore al Parlamento e al paese potranno essere valutate alla luce di due criteri. Primo, abbracciare con lo sguardo l’intera popolazione e distinguere al suo interno le diverse categorie di persone colpite: da un lato, minori, inoccupati e pensionati, a seconda delle differenti condizioni di partenza di ciascuno; dall’altro, gli occupati, ma cogliendo anche qui i loro assai diversi gradi di vulnerabilità”. In questo modo il Forum intende dapprima proteggere le fasce di popolazioni più fragili, ancora più esposte alla discesa nella scala sociale in questa fase di emergenza. Il rischio infatti è che i provvedimenti nell’agenda governativa agiscano solo a tutela di alcune categorie d’individui, magari di quelli che hanno una voce più forte.
Nel secondo punto della nota invece Barca e Gori provvedono ad elencare gli strumenti di protezione sociale da adottare, selezionando misure assistenziali già a disposizione. In questo modo si potrà agire in modo semplice e tempestivo. “Considerate le categorie individuate in precedenza – prosegue il testo nel suo secondo punto – occorre individuare gli strumenti di welfare esistenti più adatti, modificandoli ed espandendoli in modo da adattarli alla situazione emergenziale. Per il lavoro saltuario e irregolare (oltre 4 milioni di persone) solo l’espansione del Reddito di Cittadinanza appare in grado di impedire l’impoverimento delle persone che perderanno il lavoro, esplorando così le ipotesi che prefiguriamo. Per il lavoro dipendente o autonomo di piccole e medie imprese (oltre 3 milioni di persone) appare necessario valutare sia l’adattamento della NASpI – Nuova assicurazione sociale per l’impiego, che ancora l’estensione del Reddito di Cittadinanza”.
Con queste ultime raccomandazioni “per la protezione sociale universale a misura delle persone”, stilate nella nota del 16 marzo scorso, il Forum Disuguaglianze Diversità ha dato seguito alle “15 proposte per la giustizia sociale” presentate esattamente un anno fa, ma che in questo momento diventano ancor più attuali. E l’incontro, che si terrà oggi rigorosamente per via digitale, nasce proprio dall’esigenza di approfondire gli spunti evidenziati da questi lavori. I temi al centro del dibattito, in programma dalle 17.30 saranno dunque: salute (sanità in Italia e mancata cooperazione tra stati); attivismo civico in queste ore; misure di protezione sociale universale affinché nessuno resti indietro per colpa dell’emergenza determinata dal coronavirus. Ne parleranno numerosi ospiti provenienti da terzo settore, mondo accademico e realtà associative.

di Pierluigi Lantieri