Una legge per tutti


Il ddl Cirinnà sulle Unioni civili non contempla l’ipotesi che uno o entrambi i partner possano essere persone con disabilità. La Fish chiede specifici emendamenti. Il servizio di Anna Monterubbianesi. “”Le persone con disabilità sono Cittadini e quindi, come ci insegna la Convenzione ONU, i principi di uguaglianza e non discriminazione devono essere trasversali a tutte le politiche e norme di un Paese.” E’ questa l’esortazione che la Federazione italiana superamento handicap ha inviato alla Commissione Giustizia del Senato. Nel clima di confronto sui diritti civili è doveroso tenere conto anche di quelli delle persone con disabilità e la legge dovrebbe prevedere questioni come i permessi e congedi per l’assistenza di congiunti, compresi i figli, con grave disabilità. Su questo la Fish chiede uno specifico emendamento e il rispetto dell’articolo 23 della Convenzione ONU che chiede il riconoscimento del diritto per ogni persona con disabilità di sposarsi e fondare una famiglia.”