Unione d’intenti


“Un grande passo in avanti per la crescita umana e civica dei giovani”. Così il Forum Terzo Settore commenta il Servizio europeo di solidarietà e volontariato presentato ieri a Roma. Tra le novità: l’apertura a tutti i residenti nel vecchio continente e norme più stringenti sugli enti.

“È positivo”, si legge nella nota del Forum, “che le attività di tirocinio e lavoro siano state limitate (dal 15% al 5%), e che potranno essere realizzate solo da realtà non profit. Bene anche il rafforzamento del carattere transnazionale dell’ESVS, che assicura che le iniziative locali vedano protagonisti giovani di diversa provenienza.  Il Servizio, poi, sarà aperto non solo ai cittadini europei, ma anche ai residenti nel territorio europeo. I progetti di solidarietà, infine, dovranno essere ispirati dai bisogni concreti delle comunità: per questo è fondamentale valorizzare il ruolo delle organizzazioni della società civile”.