Valore aggiunto


Uno studio dell’università La Sapienza mostra che l’afflusso di manodopera straniera ha fatto crescere il settore industriale fino al 19%. Il servizio di Giovanna Carnevale. “Il lavoro degli immigrati ha salvato la manifattura italiana dalle conseguenze negative dell’introduzione dell’euro. E’ quanto emerge da “Migration, Labor task and production structure”, uno studio dell’università la Sapienza che rivela come dal 1995 al 2006, l’afflusso di manodopera straniera in alcune province italiane abbia fatto crescere il valore aggiunto del settore industriale tra il 13 e il 19 percento rispetto a quello dei servizi. Un aumento dei lavoratori migranti fino a quattro volte che ha quindi evitato all’intero settore di perdere competitività, grazie alla maggiore disponibilità di manodopera con basse competenze e istruzione. La ricerca presentata all’Istat smentisce inoltre che il lavoro degli stranieri sia retribuito meno: nell’arco di tempo considerato, infatti, non c’è stata nessuna modifica nel rapporto tra i salari dei servizi e della manifattura.”