Vite a giornata


Le condizioni dei braccianti stranieri in Basilicata nel rapporto di Medici Senza Frontiere. Il servizio è di Giuseppe Manzo
“In tutta la mia vita non ho mai visto un posto peggiore di questo”. È una delle testimonianze del lavoro raccolto nel report “Vite a giornata, precarietà ed esclusione nelle campagne lucane”, presentato a Matera. Il rapporto fotografa la realtà di marginalizzazione e invisibilità delle persone incontrate nella zona, in totale circa 2000, in maggioranza di origine straniera e impiegate in agricoltura, come braccianti. Lavoratori stagionali che si spostano sul territorio secondo il periodo della raccolta a cui si sommano i migranti che risiedono in Basilicata e gli esclusi dall’accoglienza. In tutto sono 7 gli insediamenti (3 in provincia di Matera e 4 in provincia di Potenza) in cui il team di Msf è intervenuto: si tratta di ex aree industriali, capannoni e vere e proprie baraccopoli a cielo aperto, dove le condizioni di vita sono totalmente fatiscenti. In tutti i siti visitati manca l’acqua potabile e l’elettricità, così come un sistema di smaltimento di rifiuti, che aggrava le condizioni igienico sanitarie e mette a rischio la salute delle persone.