Legge società sportive del territorio: inizia iter parlamentare

di Ivano Maiorella

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runL’Uisp chiede sostegno alla vera promozione sportiva.
La notizia che il Parlamento italiano ha iniziato ieri, mercoledi 13 maggio, la discussione sulla legge per il “Riconoscimento e la promozione della funzione sociale dello sport” è un evento giudicato “storico” dall’Uisp. Adesso occorre che l’iter proceda spedito e produca risultati concreti.

“Di questa legge c’è bisogno – dice Vincenzo Manco, presidente nazionale Uisp – l’associazionismo dello sport di cittadinanza e le società sportive del territorio rappresentano la spina dorsale dello sport italiano. Operano in situazioni di frontiera e il disagio è aggravato dalla crisi economica. Eppure offrono occasioni di socialità, di aggregazione, di integrazione interculturale, di attività motoria: per questo non possono che guardare con grande favore ed interesse a questo auspicabile cambio di passo, molto importante sul terreno della legislazione sportiva e dell’intero ordinamento giuridico”.

“Auspichiamo che il punto d’arrivo di questo percorso legislativo sia un testo unico sul modello sportivo italiano ed il superamento della sua anomalia, sulla trasparenza e sulla responsabilità sociale di tutti i soggetti protagonisti. Occorre scommettere sul futuro dello sport sociale e sulle società sportive del territorio, sostenere questo comparto e razionalizzare la spesa pubblica di altri settori, valorizzando l’impegno delle migliaia di volontari sportivi di base”.

“Questo patrimonio sociale fatto di volontari e di associazioni sportive rappresenta una parte importante del futuro welfare di comunità, del quale parla il presidente del Consiglio Renzi nelle Linee guida per la riforma del Terzo settore – conclude Manco – il protagonismo di queste formazioni sociali rappresenta una parte notevolissima della fitta ragnatela del capitale umano e relazionale che va incoraggiata per la sua funzione di coesione e di intervento sociale di prossimità nei quartieri, nei piccoli centri e nelle periferie urbane. Lo sport sociale è presente dove altre forme aggregazione stentano ad attecchire”.