Rana Plaza, primi imputati per il crollo in Bangladesh

di Fabio Piccolino

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ranaplaza17 persone sono state accusate in Bangladesh di aver violato i regolamenti relativi alle costruzioni nella realizzazione del Rana Plaza, alla periferia di Dhaka, il cui crollo, il 24 aprile dello scorso anno, è costato la vita a 1.129 persone, per lo più lavoratori tessili.
Queste denunce rappresentano, dopo oltre un anno, un primo passo verso un accertamento delle responsabilità del crollo.
L’edificio era stato originariamente concepito come un complesso commerciale di sei piani, ma è stato trasformato in una fabbrica tessile di dieci livelli senza rispettare le regole di costruzione, né adottare le misure necessarie alla stabilità del palazzo, reso più pesante dai macchinari e dei generatori.
Le persone accusate rischiano un massimo di sette anni di carcere per aver violato le normative sulle costruzioni.
Tra gli indagati non risulta Sohel Rana, proprietario dello stabile, poiché il suo nome non appare in nessuno dei documenti.
La tragedia del Rana Plaza aveva fatto luce sulle misure di sicurezza delle fabbriche tessili del Bangladesh e sulla drammatica condizione dei lavoratori.