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Minori migranti in Italia: nel 2022 Unicef ha raggiunto 20mila bambini

di Redazione GRS


 

Questa è la musica del video che accompagna le immagini del terremoto dell’Aquila del 2009 diffuso dal profilo dei Vigili del Fuoco: la memoria di 309 vittime e di una ricostruzione ancora attesa. Questa è Ad Alta Velocità, oggi 7 aprile 2023, anno II della guerra, anno 4° della pandemia. Ben trovati da Giuseppe Manzo. 

Oggi parliamo di infanzia e migrazioni. Nel 2022 erano circa 105 mila i rifugiati e migranti arrivati in Italia attraverso la rotta del Mediterraneo centrale, tra cui oltre 13.300 minorenni stranieri non accompagnati. Si stima siano state invece oltre 8.000 le persone che hanno raggiunto il Paese attraverso il confine nordorientale, per lo più provenienti dalle zone di conflitto del Medioriente e dell’Asia meridionale. A questi numeri si aggiungono gli oltre 170 mila rifugiati ucraini arrivati in Italia a partire da febbraio, in fuga dalla guerra, tra cui circa 92 mila donne e circa 50 mila bambine, bambini e adolescenti.

Secondo i dati del nuovo Rapporto Annuale 2022 del Programma a sostegno di bambine/i e adolescenti migranti e rifugiati in Italia, l’UNICEF ha raggiunto lo scorso anno oltre 20.000 minorenni e giovani migranti e rifugiati con interventi frontali, tra cui: 14.000 minorenni con interventi di protezione (azioni di tutela dei diritti e migliori standard di accoglienza e protezione), tra cui 5000 provenienti dall’Ucraina. Ascoltiamo il portavoce di Unicef Italia Andrea Iacomini.

Ascolta Ad Alta Velocità, rubrica quotidiana a cura di Giuseppe Manzo – giornale radio sociale

Servizi di welfare e sociosanitari, rischio del “massimo ribasso”: il caso Umbria

di Redazione GRS


 

Questa è la voce di Altroconsumo che ha lanciato una Class Action per chiedere il risarcimento di parte dei pedaggi pagati negli ultimi 10 anni: ha già raccolto oltre 99.000 adesioni. Questa è Ad Alta Velocità, oggi 6 aprile 2023, anno II della guerra, anno 4° della pandemia. Ben trovati da Giuseppe Manzo. 

Oggi parliamo del fenomeno del massimo ribasso. Si tratta di gare per appalti a servizi molto importanti per i cittadini come quelli per il welfare e socio-sanitari in cui si aggiudicano la gara imprese che fanno offerte inferiori alla somma proposta.

Questa situazione mette a rischio sia la qualità dei servizi che quella del lavoro e delle condizioni contrattuali degli operati. In Umbria va avanti da tempo la denuncia delle centrali cooperative che parlano di una situazione non più sostenibile e si rivolgono a Regione ed Comuni per invertire la rotta.

Ascoltiamo i presidenti regionali Legacoopsociali – Andrea Bernardoni, di Federsolidarietà – Roberta Veltrini, di Agci Gabriele Nardini.

Ascolta Ad Alta Velocità, rubrica quotidiana a cura di Giuseppe Manzo – giornale radio sociale

Complottismo e mala informazione: 1 italiano su 2 ha creduto a una fake news

di Redazione GRS


 

 

Queste sono le parole di di Alessandro Porro (SOS Mediterranèe) a Local Team: ieri a Salerno ha attraccato l’Ocean Viking che ha soccorso i migranti a largo della Libia. Questa è Ad Alta Velocità, oggi 5 aprile 2023, anno II della guerra, anno 4° della pandemia. Ben trovati da Giuseppe Manzo. 

Oggi parliamo di fake news, complottismo e informazione via social. Eventi importanti e fenomeni inspiegabili sono sempre stati accompagnati dalla proliferazione di teorie complottiste e fake news e ogni giorno milioni di italiani leggono e/o ascoltano le teorie più disparate, dalla terra piatta alla diffusione del Covid come arma letale, cercando di verificarne la veridicità e la correttezza.

L’80% degli italiani, infatti, sospetta ogni tanto di trovarsi davanti a una notizia falsa e il 47% ha ammesso di averci creduto almeno una volta. Tuttavia, 2 italiani su 3 quando sentono parlare di teorie complottiste non vi prestano particolare attenzione. Gli stessi ritengono che la credibilità di queste teorie sia particolarmente diffusa tra chi possiede un basso livello culturale e tra chi ha una scarsa propensione a controllare altre fonti prima di credere alla notizia.

Sono questi alcuni dati di un sondaggio di Swg. Ma quali sono le teorie più plausibili e quelle più inverosimili? Ascoltiamo il ricercatore Swg Riccardo Benetti.

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Prevenzione Hiv: l’Aifa nega la gratuità della Profilassi pre-Esposizione (PrEp)

di Redazione GRS


 

 

Questa è la risposta di Dejan Stankovic, allenatore della Sampdoria, dopo gli ennesimi cori razzisti che arrivano dagli stadi italiani. In questo caso dalla curva dell’Olimpico di Roma. Questa è Ad Alta Velocità, oggi 4 aprile 2023, anno II della guerra, anno 4° della pandemia. Ben trovati da Giuseppe Manzo. 

Oggi parliamo della decisione di AIFA di rinviare il via libera alla gratuità della Profilassi pre-Esposizione che previene l’HIV, proprio nell’ultimo passaggio autorizzativo. Un cartello di associazioni tra cui Lila, Arcigay, Cnca e Anlaids dichiara che è grave e inaccettabile per un paese come il nostro, che ha sottoscritto in ambito ONU l’impegno a sconfiggere l’AIDS entro il 2030.

La sospensione è stata decisa lo scorso giovedì 23 marzo dal CPR, il Comitato prezzi e rimborsi dell’AIFA, il cui compito era esclusivamente quello di definire il prezzo d’acquisto del farmaco da parte del nostro Servizio Sanitario, da trattare poi con le aziende produttrici. La CTS, la Commissione Tecnico-Scientifica di AIFA, che certifica sicurezza, indicazioni d’uso e rimborsabilità dei medicinali, aveva infatti già dato il suo via libera.

Le associazioni e la community che si occupano da decenni del contrasto all’HIV e dei diritti delle persone LGBT denunciano con forza questa reiterata violazione del diritto alla salute e sottolineano come il mancato accesso alla PrEP provocherà centinaia di nuove infezioni che potrebbero essere evitate e lanciano una petizione on line. Ascoltiamo Massimo Farinella che rappresenta le organizzazioni firmatarie dell’appello.

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