L’impegno contro le mafie, per la legalità e la giustizia sociale riguarda tutti e deve durare sempre, tutti i giorni dell’anno.
L’impegno contro le mafie, per la legalità e la giustizia sociale riguarda tutti e deve durare sempre, tutti i giorni dell’anno.
Questo il ricordo del portale fuoriluogo.it per lo psichiatra Franco Rotelli, protagonista della riforma psichiatrica insieme a Franco Basaglia. Questa è Ad Alta Velocità, oggi 24 marzo 2023, anno II della guerra, anno 4° della pandemia. Ben trovati da Giuseppe Manzo.
Oggi parliamo di droghe e carcere. In merito al dibattito di questi giorni il Coordinamento Nazionale Comunità di Accoglienza (CNCA), la più ampia rete di comunità di accoglienza italiana, è intervenuta con una conferenza stampa alla Camera dei Deputati per ribadire la necessità di facilitare percorsi alternativi per l’uscita dal carcere, in particolare per le persone con problemi di dipendenza, ma per sottolineare con forza che le comunità non vanno pensate come surrogati degli istituti di pena né come carceri private.
Per il Cnca “l’inutilità della detenzione per le persone con dipendenze è dimostrata dai dati e dall’esperienza diretta che le comunità vivono nell’accompagnamento di migliaia di cittadini in percorsi di cura che nascono da una scelta consapevole e responsabile. Scelta che in condizioni di detenzione è impedita nei fatti. la detenzione non è lo strumento per facilitare la cura e il percorso di riabilitazione che non può prescindere dal rapporto con il territorio, dalla possibilità di relazioni sociali e di inserimento lavorativo”. Ora ascoltiamo la presidente nazionale Cnca Caterina Pozzi.
Ascolta Ad Alta Velocità, rubrica quotidiana a cura di Giuseppe Manzo – giornale radio sociale
Questa è la voce narrante del video diffuso dalla rete Ip Ip Urrà – Infanzia Prima in occasione della Giornata contro la discriminazione razziale: la valigia dei bambini e delle bambine che su un barcone sognano un futuro. Questa è Ad Alta Velocità, oggi 23 marzo 2023, anno II della guerra, anno 4° della pandemia. Ben trovati da Giuseppe Manzo.
Oggi andiamo a Napoli dopo il caso della morte di un 18enne, Francesco Pio Maimone. Giovane incensurato e lavoratore, si è trovato inconsapevolmente sulla traiettoria di un proiettile sparato dalla pistola di un suo coetaneo che porta il suo stesso nome ma proveniente da una famiglia legata ai clan di Napoli Est. Sarebbe stato un banale urto tra due gruppi a generare una lite e da qui l’arma con 3 colpi sparati: uno fatale per il 18enne.
Proprio il 21 marzo si è celebrata la Giornata della memoria delle vittime innocenti di mafia. Il capoluogo campano e in tutta la sua area metropolitana continuano faide e violenza criminale quotidiana con giovanissimi, a volte 12enni, che si aggirano armati di coltelli o di pistole. Il vescovo don Mimmo Battaglia ha lanciato un appello: “disarmiamo Napoli”. Ieri nel quartiere Pianura dove viveva il ragazzo si è svolta una fiaccolata con centinaia di persone.
Sulla vicenda è intervenuta Libera Campania che ha parlato di un “abisso omicida” in cui è piombata una Napoli bifronte dove tra turismo e calcio è nell’occhio dell’attenzione internazionale ma in cui ribolle il magma criminale di interi quartieri completamente abbandonati da cui l’unica alternativa è solo scappare. Ascoltiamo Pasquale Leone, referente di Libera Napoli.
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Questa è la voce di Don Luigi Ciotti dal palco della manifestazione di Milano ieri per la Giornata della memoria per le vittime innocenti di mafia: questo il suo pensiero per quelle persone che si mettono su dei barconi per sfuggire a guerra e povertà. Questa è Ad Alta Velocità, oggi 22 marzo 2023, anno II della guerra, anno 4° della pandemia. Ben trovati da Giuseppe Manzo.
Oggi parliamo di finanza e delle conseguenze sull’economia reale dei Paesi di tutto il mondo per la crisi bancaria americana. Il fallimento della Silicon Valley Bank ha raggiunto rapidamente buona parte dell’opinione pubblica italiana secondo quanto rileva un sondaggio di Swg. Quasi tutti l’hanno sentito nominare, la maggioranza afferma di sapere di cosa si tratta. Più informati si ritengono gli uomini ultra-sessantenni più istruiti e di ceto medio-alto.
Innanzitutto, i timori di una seconda edizione della crisi innescata dal crack di Lehman Brothers del 2008 risultano tutto sommato contenuti: per la maggioranza si tratta di un problema circoscritto/passeggero, anche per l’immagine di maggiore solidità associata alle banche italiane.
Così l’opinione pubblica informata prevede un impatto grave per l’economia americana e un contraccolpo lieve per quelle europea e italiana. Nonostante questo sguardo ottimistico, emergono anche velati timori per le proprie tasche (in particolare per il ceto medio e la generazione X). Ascoltiamo il ricercatore Swg Riccardo Benetti.
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