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Ad Alta Velocità del 14/02/2023 | Il caso Cospito e il 41 bis
14 Febbraio 2023Il caso Cospito e il 41 bis: tra costituzionalità, giustizia e volontà politica
14 Febbraio 2023
Le parole di Alessandro Siani nel film Il principe abusivo: oggi è la festa di San Valentino, festa degli innamorati.
Oggi torniamo a parlare del caso Alfredo Cospito. Dopo la decisione del ministro Nordio e le manifestazioni che hanno creato un clima di forti tensioni ieri Antigone ha promosso un incontro con la Fondazione Basso. La Corte di assise d’appello di Torino ha sollevato questione di legittimità costituzionale dell’art. 69, quarto comma, del Codice penale, che non consente che ai recidivi vengano riconosciute circostanze attenuanti prevalenti sulle aggravanti, in modo da consentire una quantificazione della pena adeguata alla minore gravità del reato in concreto commesso.
Il caso riguarda proprio Cospito ed un suo attentato del 2006 ad una caserma di Carabinieri nel quale nessuno rimase ucciso o ferito. Se fosse riconosciuta l’incostituzionalità della norma, a Cospito potrebbe essere comminata una pena massima che va dai 20 ai 24 anni, anziché l’ergastolo.
Antigone è intervenuta in questo giudizio con un amicus curiae – con questa espressione si fa generalmente riferimento all’intervento in giudizio di un soggetto terzo (o anche di una pluralità di soggetti), non parte in causa, qualificato a fornire un parere (o più genericamente informazioni) per assistere una corte – per sostenere le ragioni evidenziate dalla Corte d’appello di Torino. Di questo e di altro si è parlato durante il convegno. Ascoltiamo il presidente di Antigone Patrizio Gonnella.
Ascolta Ad Alta Velocità, rubrica quotidiana a cura di Giuseppe Manzo – giornale radio sociale
Edizione del 13/02/2023
13 Febbraio 2023Ad Alta Velocità del 13/02/2023 | Festival Sanremo
13 Febbraio 2023Festival Sanremo: i numeri, il “Meta”-intrattenimento e la “restaurazione musicale”
13 Febbraio 2023
Le parole di Chiara Francini sulla maternità mancata o non voluta nella penultima serata di Sanremo il 10 febbraio: un tema che apre enormi riflessioni sui diritti delle donne e sulla maternità.
Oggi parliamo dell’evento che ogni anno, soprattutto negli ultimi 3, cattura totalmente l’attenzione degli italiani: il Festival di Sanremo. Ecco alcuni numeri della kermesse diretta da Amadeus: oltre 50 milioni di raccolta pubblicitaria, il dato più alto di sempre, e una media di ascolto di 10,7 milioni e del 63% che non si vedeva dal 1995.
Un evento diventato Meta intrattenimento: in questa edizione era possibile seguirlo non solo su Raiplay ma in diretta Instagram. I social sono stati i grandi protagonisti con la marea di post e commenti, spesso maniaco compulsivi contro qualcuno – soprattutto la Ferragni odiatissima, soprattutto a sinistra – o i meme per fare ironia. Un’orgia di interventismo social che ormai è parte dello stesso show tanto da far approdare in diretta il nuovo profilo Instagram di Amadeus da cui sono partiti anche i collegamenti con Fiorello.
Poi ci sono le polemiche politiche. Quelle partite da destra contro le provocazioni di Fedez o le esternazioni sui diritti, alcune iniziate prima ancora del Festival come per Rosa Chemical. Insomma, una mega evento social mediatico che dovrebbe aprire a riflessioni e approfondimenti sulla capacità di fermare il Paese e trasformarlo in una corrida di costume e società.
Però poi ci sono le canzoni che dovrebbero essere le uniche protagoniste. Per farlo ascoltiamo il collega del Giornale radio sociale Fabio Piccolino, esperto di musica e coautore del libro Solo Amore sulla storia del gruppo Colle Der Fomento per Minimun Fax.
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Il sostegno umanitario in Turchia e Siria dopo il terremoto
10 Febbraio 2023
Bentrovati all’ascolto del Grs Week da Fabio Piccolino.
Decine di migliaia di vittime, un altissimo numero di feriti, migliaia di edifici distrutti o fortemente danneggiati. Le scosse di terremoto che nella notte tra il 5 e il 6 febbraio hanno devastato l’area meridionale della Turchia e le regioni a nord della Siria sono una tragedia epocale.
Edizione del 10/02/2023
10 Febbraio 2023Ad Alta Velocità del 10/03/2023 | Tra le macerie di Turchia e Siria
10 Febbraio 2023Tra le macerie di Turchia e Siria quei salvataggi miracolosi di bambini
10 Febbraio 2023
La voce di Pegah Moshir Pour che al Festival di Sanremo ha portato la voce della rivoluzione in Iran al grido donna vita e libertà.
Oggi parliamo della situazione in Turchia e Siria. Sale a oltre 20mila il bilancio del devastante terremoto. Lo riferiscono i dati ufficiali mentre le speranze di trovare sopravvissuti sotto le macerie cominciano ad affievolirsi.
In tanti video ripetono le immagini di salvataggi miracolosi. Un bambino è stato trovato vivo dopo essere stato per 80 ore sotto le macerie di un palazzo di quattro piani crollato nel distretto di Elbistan, luogo dell’epicentro del terremoto di 4 giorni fa in Turchia. E ancora: il piccolo Mert Tatar, 2 anni, è stato salvato a 79 ore dal terremoto nella provincia meridionale di Hatay. Ascoltiamo l’appello di Filippo Ungaro, portavoce di Save the children.
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