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In viaggio la carovana della pace. Italia, povertà: bando Con il Sud-Action Aid

di Redazione GRS


 

La voce di Papa Francesco che ieri ha ricordato le principali vittime della guerra: i bambini. Il pensiero del Pontefice verso i bambini ucraini che, secondo i dati forniti da Unicef, in 2 milioni sono già rifugiati, hanno lasciato l’Ucraina in cerca di sicurezza. Altri 2,5 milioni di bambini sono sfollati nel paese, il 60% è ora costretto a lasciare le proprie case dato che continuano gli attacchi nelle aree urbane. Per loro e per tutti i civili dal nostro Paese è partita la carovana Stop the war now. Una delegazione di 200 persone, appartenenti alle 89 organizzazioni della società civile italiana che aderiscono al progetto, con una carovana di 50 mezzi, per portare beni di prima di necessità alla popolazione. Tra loro c’è anche il giornalista e direttore di Collettiva.it Stefano Milani che ci racconta il viaggio e l’arrivo al confine. Ascoltiamo

Parliamo di povertà al Sud. Ieri è stato lanciato il bando di Fondazione Con il Sud e Action Aid tramite la collaborazione con la Fondazione Realizza il Cambiamento, promuovono il bando “Realizziamo il cambiamento con il Sud” per contrastare la povertà economica e tutelare i diritti dei più fragili nelle regioni meridionali. Il bando si rivolge alle organizzazioni di terzo settore, che potranno collaborare con istituzioni, università, mondo economico e della ricerca per azioni di contrasto alla povertà economica e marginalità sociale, per migliorare l’accesso ai diritti umani e civili delle persone, prevenire e contrastare la violenza di genere, favorire l’empowerment, puntando sul welfare di comunità. A disposizione complessivamente 1 milione di euro. La prima scadenza è il 30 maggio. Ascoltiamo il direttore generale di Fondazione Con il Sud Marco Imperiale.

Ascolta Ad Alta Velocità, rubrica quotidiana a cura di Giuseppe Manzo

Negoziare la pace, pretendere la verità: chi chiede giustizia per Mario Paciolla

di Redazione GRS


 

La voce di Eugenio Bennato che ha donato la sua canzone per un video nel giorno del compleanno di Mario Paciolla, cooperante italiano trovato morto in Colombia il 15 luglio 2020.

Il 28 marzo avrebbe compiuto 35 anni Mario, i suoi amici e alcune personalità come lo stesso cantautore napoletano o il presidente della Fnsi Beppe Giulietti hanno partecipato a un video che vuole accendere l’attenzione e chiede verità su un caso derubricato velocemente come suicidio. Invece la dinamica e il contesto del territorio colombiano dove si muoveva Paciolla tra paramilitari, politici corrotti e fazioni di guerriglieri Farc pone ci parlano di un’altra storia su cui l’Onu continua a tacere. In tal senso accenderemo l’attenzione su questo caso.

In Ucraina si apre uno spiraglio per un cessate il fuoco, la strada del negoziato con la mediazione turca. Questo viene fuori ieri dal tavolo tra Russia e Ucraina anche se a Kiev è stata un’altra notte di bombe.

Intanto nel nostro Paese dove una larga maggioranza dell’opinione pubblica italiana esprime una ferma condanna all’aggressione dell’Ucraina e considera Putin un criminale o un pessimo statista, c’è una corposa minoranza che si distanzia da tali posizioni, complessivamente circa il 25%.

Ascolta Ad Alta Velocità, rubrica quotidiana a cura di Giuseppe Manzo – giornale radio sociale

Il veleno della guerra e quanto vale un pugno da Oscar

di Redazione GRS


 

C’è la guerra ma ieri non si parlava d’altro. Chi a favore e chi contro Will Smith, i social invasi di opinionismo spinto in un meccanismo collaudato che in una curva di 24 ore fa dimenticare il resto o almeno cattura l’attenzione mediatica spinta appunto dai trend topic sui social. In Ucraina invece ci sono più bombe e meno opinioni, da ieri c’è anche il veleno, quello vero.

Roman Abramovich e i negoziatori ucraini hanno sofferto sintomi di sospetto avvelenamento dopo un incontro a Kiev all’inizio del mese. Lo riporta il Wall Street Journal citando alcune fonti, secondo le quali il sospetto attacco potrebbe essere stato commesso da alcuni a Mosca che volevano sabotare le trattative per mettere fine alla guerra. A confermare i sintomi è stato poi lo stesso Abramovich.

C’è però chi critica anche l’atteggiamento americano in questo conflitto e l’invio delle armi del nostro Paese in Ucraina. È Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International Italia, che ieri è intervenuto alla conferenza stampa nella sede della stampa estera.

E poi la questione beni confiscati: la richiesta del Gruppo di lavoro permanente per mettere a sviluppo immobili, terreni e aziende confiscate alle mafie.

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Pandemia e guerra: in Italia arriva la “great resignation” dal lavoro

di Redazione GRS


 

Cominciano oggi i negoziati tra Russia e Ucraina in Turchia dopo un weekend di accuse e insulti ma soprattutto bombe. Mariupol è distrutta tanto che Zelensky ha accusato l’Occidente di non aver abbastanza “coraggio” quando si tratta di aiutare l’Ucraina, ripetendo la sua richiesta di inviare aerei e carri armati a Kiev, capitale che ha subito 30 bombardamenti in 24 ore. Ascoltiamo Duccio Staderini di Medici senza frontiere.

Ora parliamo di lavoro, anzi di morti sul lavoro. Dall’Osservatorio indipendente di Bologna arriva il dato aggiornato al 27 marzo: 279 lavoratori morti sul lavoro, di questi 147 hanno perso la vita sui luoghi di lavoro (ma non ci sono ancora i dispersi delle Grimaldi che sembrano spariti nel nulla), i rimanenti sulle strade e in itinere. Sul blog dell’Osservatorio https://cadutisullavoro.blogspot.com/ c’è in homepage una poesia sulle morti bianche letta da Flavio Insinna. Ascoltiamo

Infine, parliamo di great resignation: il fenomeno delle dimissioni dal proprio lavoro dopo due anni di pandemia.

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La pratica sportiva divide l’Italia

di Redazione GRS


 

Le differenze tra Nord e Sud Italia frenano la diffusione della pratica fisica e sportiva, con conseguenze negative per la salute, la spesa pubblica e lo stile di vita della popolazione, con particolare riferimento ai minori. È quanto emerge dalla ricerca “Il costo sociale e sanitario della sedentarietà”, realizzata da Svimez e da Uisp, con il sostegno di Sport e Salute SpA.

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