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Edizione del 14/02/2017
14 Febbraio 2017Edizione del 13/02/2017
13 Febbraio 2017Grs week 11-12 febbraio – Buona scuola? L’istruzione a un bivio
10 Febbraio 2017Bentornati all’ascolto del Grs week, in studio Giovanna Carnevale. “L’educazione è l’arma più potente che si possa usare per cambiare il mondo”, diceva Nelson Mandela. Cruciale, si potrebbe aggiungere, è allora pensare bene a come lo si vuole cambiare. Perché se è scontato che i bambini di oggi saranno gli uomini di domani, non lo è pensare a lungo termine in un’ottica culturale e porre le basi adesso per una società futura che non contempli solo il valore della competizione e della produzione. La scuola è lo specchio di un Paese in fase embrionale. Quella italiana in questi anni sta cambiando molto velocemente. Ma come lo sta facendo? Ascoltiamo la scheda di Giordano Sottosanti.
Ma sono tanti i punti della riforma che non accontentano né gli insegnanti né gli studenti e si parla anche di “accanimento riformatore” di un’istituzione che ha sì bisogno di miglioramenti ma che tutelino il diritto alla conoscenza da un sistema sbilanciato sulla valutazione. Un esempio è l’alternanza scuola-lavoro di cui ci parla Giammarco Manfreda, coordinatore Nazionale della Rete degli Studenti Medi.
(sonoro)
E c’è poi la questione degli studenti con disabilità. Continuità didattica degli insegnanti e inclusione sono le parole d’ordine che il Governo dovrebbe avere per realizzare davvero una buona scuola. Ma per il mondo associativo non si sta andando in questa direzione e il perché ce lo spiega Vincenzo Falabella, presidente della Federazione italiana per il superamento dell’handicap.
(sonoro)
Quale scuola vorremmo che fosse vissuta dagli uomini di domani? Uno spunto potrebbe venire da una persona, Simonetta Salacone, che ha insegnato per gran parte della sua vita difendendo sempre il valore dell’integrazione. Deceduta poche settimane fa, credeva in una scuola che aiutasse bambini e adolescenti a confrontarsi con idee e culture diverse, a incontrare altre narrazioni e a non credere a certezze dogmatiche.