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Grs week 10/20 novembre – Al Sud serve un’impresa (sociale)

di Redazione GRS


 

Bentornati all’ascolto del Grs Week. In studio Giuseppe Manzo.

 

Mezzogiorno, questo sconosciuto. L’area più depressa d’Europa torna all’attenzione dopo ogni pubblicazione dei dati della Svimez o con i rapporti sulla povertà minorile di Save the children. Si registra una leggerissima crescita ma uno zero virgola di percentuale non cambia la drammatica situazione sociale. Se ne è accorto il premier Renzi che ha promesso la decontribuzione totale per le imprese nel Sud. Ma qual è lo stato del Mezzogiorno? Ce lo riassume nella sua scheda Giovanna Carnevale.

 

Secondo l’ultimo rapporto Svimez, per il Sud Italia il 2015 è stato un anno positivo, che ha fatto registrare una crescita del Pil dell’1%, maggiore rispetto al resto del Paese. Ma i numeri su indigenza, occupazione e sanità riportano un quadro molto lontano dalla vera ripresa.

Gli individui in condizioni di povertà assoluta nel Mezzogiorno sono aumentati di quasi 220mila unità e il rischio di cadere in questo stato resta triplo rispetto al Centro-Nord. La Calabria è la regione più povera, con un reddito pro-capite minore della metà di quello della più ricca, il Trentino-Alto Adige. Una situazione questa che si riflette anche sui più piccoli: i dati Save the children parlano di un bambino su tre in tutta Italia a rischio povertà ed esclusione sociale, ma anche questa volta nella posizione peggiore troviamo il Sud, dove è colpita più di una famiglia con bambini su dieci.

Veniamo al mercato del lavoro: nel 2015 gli occupati nelle regioni meridionali erano sotto la soglia dei sei milioni, e il maggior contributo alla ripresa è venuto dai contratti a termine e part-time, cioè dall’occupazione atipica.

Infine l’aspettativa di vita, tornata ai livelli dell’immediato dopoguerra: per l’istituto superiore della sanità, in Campania e in Sicilia è di quattro anni in meno rispetto a quella dei cittadini di Trento e delle Marche. Alla base di questa disparità, la minore accessibilità ai servizi sanitari.

 

 

C’è un Sud nel Sud, aree che da oltre un decennio contano emigrazione e disoccupazione. È la Calabria, registra l’ultima operazione di polizia che ha portato all’arresto della cosca Condello: avevano le mani su tutte le principali opere pubbliche, dal Ponte sullo stretto alle trivelle passando per la Salerno-Reggio Calabria. Sulla situazione in quella regione ascoltiamo Giancarlo Rafele, responsabile beni confiscati Legacoop Calabria.

 

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Arrivano, però, segnali di speranza. A Napoli cadono giù le Vele di Scampia dopo 36 anni di lotte dei comitati civici e si costruisce la rinascita della periferia simbolo. E proprio sul Mezzogiorno che vuole costruire arriva il nuovo bando di Fondazione Con il Sud con Fondazione Vismara per i beni confiscati alle mafie. Obiettivo è quello di creare imprese sociali nel recupero di quegli immobili, terreni e aziende che un tempo erano nel patrimonio dei clan mafiosi. Ascoltiamo Carlo Borgomeo, presidente di Fondazione Con il Sud.

 

(audio)

GRS WEEK 12 novembre 2016 – A Marrakech per un nuovo clima

di Redazione GRS


 

E’ in corso a Marrakech, in Marocco, la conferenza sul clima che ha l’obiettivo di tradurre in pratica gli accordi sull’ambiente presi meno di un anno fa a Parigi.
Contenere il riscaldamento globale entro due gradi entro la fine del secolo, diminuire le emissioni di gas serra, favorire una nuova politica energetica: la COP22 è il primo passo concreto verso un cambio di prospettiva. Ma le incognite sono molte, a cominciare dall’elezione di Donald Trump alla presidenza degli Stati Uniti, che si è dichiarato più volte ostile alle iniziative per contrastare il cambiamento climatico.
Come ci spiega Nicolò Rossetto, ricercatore dell’Istituto Universitario europeo di Firenze.

 

[sonoro]

 

Gli accordi presi lo scorso anno a Parigi hanno un peso economico che influenzerà in modo diverso le economie dei 197 paesi coinvolti,  condizionando strategie ed interessi.
Abbiamo intervistato Maria Grazia Midulla, responsabile energia e clima WWF Italia, che si trova proprio  a Marrakech.

 

 

[sonoro]

 

Quello che è certo è siamo di fronte ad un momento chiave nella strategia ambientale  del pianeta: la politica deve necessariamente essere all’altezza delle aspettative , perché è questo il momento di intervenire.
Ai nostri microfoni Edoardo Zanchini, vicepresidente di Legambiente.