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Servizi di welfare e sociosanitari, rischio del “massimo ribasso”: il caso Umbria

 

Questa è la voce di Altroconsumo che ha lanciato una Class Action per chiedere il risarcimento di parte dei pedaggi pagati negli ultimi 10 anni: ha già raccolto oltre 99.000 adesioni. Questa è Ad Alta Velocità, oggi 6 aprile 2023, anno II della guerra, anno 4° della pandemia. Ben trovati da Giuseppe Manzo. 

Oggi parliamo del fenomeno del massimo ribasso. Si tratta di gare per appalti a servizi molto importanti per i cittadini come quelli per il welfare e socio-sanitari in cui si aggiudicano la gara imprese che fanno offerte inferiori alla somma proposta.

Questa situazione mette a rischio sia la qualità dei servizi che quella del lavoro e delle condizioni contrattuali degli operati. In Umbria va avanti da tempo la denuncia delle centrali cooperative che parlano di una situazione non più sostenibile e si rivolgono a Regione ed Comuni per invertire la rotta.

Ascoltiamo i presidenti regionali Legacoopsociali – Andrea Bernardoni, di Federsolidarietà – Roberta Veltrini, di Agci Gabriele Nardini.

Ascolta Ad Alta Velocità, rubrica quotidiana a cura di Giuseppe Manzo – giornale radio sociale

Complottismo e mala informazione: 1 italiano su 2 ha creduto a una fake news

 

 

Queste sono le parole di di Alessandro Porro (SOS Mediterranèe) a Local Team: ieri a Salerno ha attraccato l’Ocean Viking che ha soccorso i migranti a largo della Libia. Questa è Ad Alta Velocità, oggi 5 aprile 2023, anno II della guerra, anno 4° della pandemia. Ben trovati da Giuseppe Manzo. 

Oggi parliamo di fake news, complottismo e informazione via social. Eventi importanti e fenomeni inspiegabili sono sempre stati accompagnati dalla proliferazione di teorie complottiste e fake news e ogni giorno milioni di italiani leggono e/o ascoltano le teorie più disparate, dalla terra piatta alla diffusione del Covid come arma letale, cercando di verificarne la veridicità e la correttezza.

L’80% degli italiani, infatti, sospetta ogni tanto di trovarsi davanti a una notizia falsa e il 47% ha ammesso di averci creduto almeno una volta. Tuttavia, 2 italiani su 3 quando sentono parlare di teorie complottiste non vi prestano particolare attenzione. Gli stessi ritengono che la credibilità di queste teorie sia particolarmente diffusa tra chi possiede un basso livello culturale e tra chi ha una scarsa propensione a controllare altre fonti prima di credere alla notizia.

Sono questi alcuni dati di un sondaggio di Swg. Ma quali sono le teorie più plausibili e quelle più inverosimili? Ascoltiamo il ricercatore Swg Riccardo Benetti.

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Prevenzione Hiv: l’Aifa nega la gratuità della Profilassi pre-Esposizione (PrEp)

 

 

Questa è la risposta di Dejan Stankovic, allenatore della Sampdoria, dopo gli ennesimi cori razzisti che arrivano dagli stadi italiani. In questo caso dalla curva dell’Olimpico di Roma. Questa è Ad Alta Velocità, oggi 4 aprile 2023, anno II della guerra, anno 4° della pandemia. Ben trovati da Giuseppe Manzo. 

Oggi parliamo della decisione di AIFA di rinviare il via libera alla gratuità della Profilassi pre-Esposizione che previene l’HIV, proprio nell’ultimo passaggio autorizzativo. Un cartello di associazioni tra cui Lila, Arcigay, Cnca e Anlaids dichiara che è grave e inaccettabile per un paese come il nostro, che ha sottoscritto in ambito ONU l’impegno a sconfiggere l’AIDS entro il 2030.

La sospensione è stata decisa lo scorso giovedì 23 marzo dal CPR, il Comitato prezzi e rimborsi dell’AIFA, il cui compito era esclusivamente quello di definire il prezzo d’acquisto del farmaco da parte del nostro Servizio Sanitario, da trattare poi con le aziende produttrici. La CTS, la Commissione Tecnico-Scientifica di AIFA, che certifica sicurezza, indicazioni d’uso e rimborsabilità dei medicinali, aveva infatti già dato il suo via libera.

Le associazioni e la community che si occupano da decenni del contrasto all’HIV e dei diritti delle persone LGBT denunciano con forza questa reiterata violazione del diritto alla salute e sottolineano come il mancato accesso alla PrEP provocherà centinaia di nuove infezioni che potrebbero essere evitate e lanciano una petizione on line. Ascoltiamo Massimo Farinella che rappresenta le organizzazioni firmatarie dell’appello.

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Autismo e non solo: le nuove emergenze per la salute mentale dei bambini

 

Questi sono i momenti successivi all’attentato di ieri a San Pietroburgo dove ha perso la vita il noto blogger nazionalista e corrispondente di guerra russo, Vladlen Tatarsky. Questa è Ad Alta Velocità, oggi 3 aprile 2023, anno II della guerra, anno 4° della pandemia. Ben trovati da Giuseppe Manzo. 

Oggi torniamo a parlare di salute mentale di bambini e adolescenti e giovani dopo la pandemia. Dopo i dati di Telefono Amico Italia si sono svolti tre appuntamenti a Genova il 28 marzo, ad Assisi il 29 e Lamezia Terme il 30, che hanno come filo conduttore le nuove emergenze legate alla salute mentale dei bambini e degli adolescenti, con un focus sui disturbi dello spettro autistico in occasione della Giornata mondiale di ieri 2 aprile.

Tre giornate di confronto scientifico, medico, sociale e anche politico, organizzate dal Tavolo autismo dell’ufficio nazionale della pastorale della salute della Conferenza Episcopale Italiana, di cui è parte anche la Comunità Progetto Sud. Secondo l’Istituto Superiore di Sanità si stima che in Italia 1 bambino su 77 presenti un disturbo dello spettro autistico con una prevalenza maggiore nei maschi, che sono 4,4 volte in più rispetto alle femmine A Lamezia emergono numeri preoccupanti: “in tutta Italia sono solo poco più di 100 i posti letto dedicati alla neuropsichiatria infantile e ci sono regioni, tra cui la Calabria, dove non ci sono posti letto”.

Ascoltiamo il neuropsichiatra infantile Stefano Vicari, don Massimo Angelelli – direttore dell’ Ufficio della pastorale della salute della CEI e Angela Regio, responsabile dell’ area disabilità della Comunità Progetto Sud. Voci raccolte da Maria Pia Tucci per noi.

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Giovani e salute mentale: in 3 anni raddoppiate le segnalazioni a Telefono Amico

 

Questo è il suono dell’attesa davanti al policlinico Gemelli di Roma dove Papa Francesco è ricoverato da due giorni per una bronchite: le sue condizioni sono in miglioramento. Questa è Ad Alta Velocità, oggi 31 marzo 2023, anno II della guerra, anno 4° della pandemia. Ben trovati da Giuseppe Manzo. 

Oggi parliamo di salute mentale e nello specifico del malessere esistenziale che sta colpendo tantissimi adolescenti e giovani dopo la pandemia. Oltre 110mila richieste di sostegno nel solo 2022 e segnalazioni di malessere emotivo più che raddoppiate nell’arco degli ultimi tre anni, con un forte aumento di contatti da parte dei giovani e una tendenza in netta crescita.

A lanciare l’allarme, in occasione della Giornata Mondiale della Salute che ricorrerà il prossimo 7 aprile, è l’organizzazione di volontariato Telefono Amico Italia, che da oltre 50 anni, attraverso oltre 500 volontari distribuiti in 20 sedi su tutto il territorio nazionale, si prende cura di coloro che attraversano un momento di fragilità emotiva aiutandoli a superare le tensioni e a ritrovare il benessere emozionale attraverso l’ascolto e il dialogo. Ascoltiamo la direttrice Monica Petra.

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A Roma presentato un Piano partecipato di superamento di un campo rom

 

Queste sono le grida dei soccorritori che a mani nude provano a salvare i minatori rimasti intrappolati nella Repubblica Democratica del Congo. Questa è Ad Alta Velocità, oggi 30 marzo 2023, anno II della guerra, anno 4° della pandemia. Ben trovati da Giuseppe Manzo. 

Oggi parliamo di campi rom e dei diritti all’abitare per la comunità di rom e sinti nel nostro Paese. Dopo settimane in cui ha tenuto banco a Milano il caso delle borseggiatrici nella metropolitana meneghina con relativi ritorni di parole di odio nei confronti dei rom a Roma arriva un’esperienza virtuosa.

Nel Municipio VI, l’unico a guida di centro-destra, l’Amministrazione municipale, avvalendosi della consulenza dell’Associazione 21 luglio, ha promosso da alcuni mesi un innovativo percorso partecipativo con la creazione di Gruppo di Azione Locale chiamato a redigere un piano per il superamento del “villaggio” di via di Salone, abitato da circa 350 rom. Ascoltiamo il presidente del sesto Municipio Nicola Franco.

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L’importanza dell’accesso alla formazione per le persone con malattie rare

 

Questa è la voce di Massimo Troisi con Gianni Minà nel programma Alta Classe: un omaggio al grande maestro del giornalismo italiano scomparso due giorni fa. Questa è Ad Alta Velocità, oggi 29 marzo 2023, anno II della guerra, anno 4° della pandemia. Ben trovati da Giuseppe Manzo.

Oggi parliamo di malattie rare e di formazione. A Roma è pronto un ciclo di formazione in management degli eventi dedicato all’inclusione di persone affette da malattie rare: il progetto fa parte delle iniziative promosse in collaborazione con Vanessa Cerrone events e dall’associazione di promozione sociale Butterfly Aps

Il corso “Inclusione sociale e professionale. diversamente imperfetti” prevede una serie di progetti a scopo inclusivo: agli allievi  il corso propone un career service personalizzato per stage o tirocinio, all’interno delle aziende che hanno aderito all’iniziativa, molto spesso le persone affette da malattie rare hanno più difficoltà di accesso ai corsi di formazione professionale rispetto a coloro che non hanno alcun tipo di disabilità. I motivi sono diversi: costi, modalità di fruizione, tempi, sostenibilità e tanta difficoltà, anche fisica. Ascoltiamo Vanessa Cerrone, presidente dell’associazione Butterfly.

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Gli orfani “speciali” di femminicidio: un libro e l’urgenza di una rete di interventi

 

Queste sono le voci della protesta del popolo israeliano che in massa è sceso in piazza contro la riforma della giustizia promossa dal presidente Netanyahu. Questa è Ad Alta Velocità, oggi 28 marzo 2023, anno II della guerra, anno 4° della pandemia. Ben trovati da Giuseppe Manzo.

Oggi parliamo di un tema molto importante, delicato e spesso poco raccontato. Tra le conseguenze delle donne vittime di femminicidio ci sono bambini che restano orfani e minori esposti alla violenza di genere. Nel libro “Bambini nella tempesta” della psicoterapeuta Teresa Bruno la trattazione si articola su due fronti: da una parte mette a fuoco l’entità del fenomeno, con dati e valutazioni della Commissione Ministeriale sul Femminicidio, spiega la relazione tra femminicidio e violenza domestica e descrive le caratteristiche genitoriali di omicida e vittima; dall’altra illustra le conseguenze traumatiche sull’orfano nel breve e lungo periodo e il conseguente danno evolutivo.

Presenta quindi linee guida e buone prassi di intervento e supporto per l’accompagnamento dell’orfano nel suo percorso formativo e di inserimento sociale. Ieri alla Buvette di Eva del teatro Mercadante si è tenuto un dibattito intorno a questo libro, ultimo appuntamento del ciclo di incontri Un Caffè con Eva sulla violenza e sulla disuguaglianza di genere. Ascoltiamo l’autrice Teresa Bruno e la referente campana del Cismai – Coordinamento italiano servizio contro il maltrattamento e gli abusi sull’infanzia Marianna Giordano.

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Non è l’opinione pubblica a far migrare migliaia di persone ma guerra e povertà

 

Questo è il suono degli scontri in una Francia in fiamme per lo sciopero a oltranza contro la riforma delle pensioni: qui gli ambientalisti hanno battagliato contro la polizia davanti al cantiere di nuovo bacino idrico in difesa dell’acqua pubblica. Questa è Ad Alta Velocità, oggi 27 marzo 2023, anno II della guerra, anno 4° della pandemia. Ben trovati da Giuseppe Manzo.

Oggi torniamo a parlare di migranti, di naufragi e delle parole del ministro Piantedosi. È scontro tra le Ong e la Guardia Costiera italiana ma soprattutto con il governo. La nave Louise Michel finanziata dall’artista Banksy è in stato di fermo a Lampedusa perché secondo la Guardia costiera contravveniva all’impartita disposizione di raggiungere il porto di Trapani, dirigendosi invece verso altri tre barconi. La risposta di Sos Mediterranee non si fa attendere: “Prima eravamo gli angeli del mare, ora siamo i pirati o i collusi con i trafficanti di esseri umani. E’ molto curioso dire ora che si sovraccaricano le linee telefoniche del Centro nazionale di coordinamento dei soccorsi quando invece nel 2015 queste stesse chiamate venivano apertamente lodate”.

In mezzo ci sono i morti. Recuperato il 91° cadavere della strage di Cutro, 29 sono i migranti morti a largo della Tunisia, 8 nelle acque Sar di Malta. Secondo il ministro Piantedosi “C’è anche il fattore attrattivo di un’opinione pubblica che annovera l’accettazione di questo fenomeno”. Parole che arrivano dopo quelle su Cutro e molto contestate, su cui c’è da riflettere perché solo poco mesi fa una schiacciante maggioranza di destra ha vinto le elezioni e ora governa.

E proprio dopo le parole del ministro dell’Interno è intervenuto Andrea Morniroli, coordinatore del Forum Disuguaglianze Diversità.

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Educare, non punire: l’inutile detenzione in carcere per le persone con dipendenza

 

 

Questo il ricordo del portale fuoriluogo.it per lo psichiatra Franco Rotelli, protagonista della riforma psichiatrica insieme a Franco Basaglia. Questa è Ad Alta Velocità, oggi 24 marzo 2023, anno II della guerra, anno 4° della pandemia. Ben trovati da Giuseppe Manzo.

Oggi parliamo di droghe e carcere. In merito al dibattito di questi giorni il Coordinamento Nazionale Comunità di Accoglienza (CNCA), la più ampia rete di comunità di accoglienza italiana, è intervenuta con una conferenza stampa alla Camera dei Deputati per ribadire la necessità di facilitare percorsi alternativi per l’uscita dal carcere, in particolare per le persone con problemi di dipendenza, ma per sottolineare con forza che le comunità non vanno pensate come surrogati degli istituti di pena né come carceri private.

Per il Cnca “l’inutilità della detenzione per le persone con dipendenze è dimostrata dai dati e dall’esperienza diretta che le comunità vivono nell’accompagnamento di migliaia di cittadini in percorsi di cura che nascono da una scelta consapevole e responsabile. Scelta che in condizioni di detenzione è impedita nei fatti. la detenzione non è lo strumento per facilitare la cura e il percorso di riabilitazione che non può prescindere dal rapporto con il territorio, dalla possibilità di relazioni sociali e di inserimento lavorativo”. Ora ascoltiamo la presidente nazionale Cnca Caterina Pozzi.

Ascolta Ad Alta Velocità, rubrica quotidiana a cura di Giuseppe Manzo – giornale radio sociale