A COSA SERVE L’IMPEGNO CIVILE

Le donne della Terra dei fuochi premiate per il loro impegno civile

Le donne della Terra dei fuochi premiate per il loro impegno civile

Quanto conta fare comunità, impegnarsi sul territorio difendendolo da mafie e disastro ambientale? Conta molto e diventa l’ultimo baluardo, soprattuto al Sud. In Campania prosegue il Festival dell’Impegno civile, il tour di due mesi tra beni, terreni e aziende confiscate alle mafie.

Lo scorso 11 luglio alla Casa del giornalista, bene confiscato ai Quartieri spagnoli, è stata consegnata una targa alle donne della Terra dei fuochi che da anni si battono contro ecomafie, biocidio e speculazione. Sono donne che si sono trovate contro non solo la camorra interessata, ad esempio, alla discarica di Chiaiano ma anche lo Stato che voleva aprirla. E quelle stesse donne, il giorno dopo, erano al Fondo rustico Amato Lamberti, terreno confiscato ai potenti clan della zona nord di Napoli, per organizzare una delle serate del Festival Stop Biocidio.

In quel terreno, oggi, si fa produzione di frutta e di vino e vi lavorano i giovani di quella periferia. Se ci sono istituzioni che non danno una mano rinasce la speranza in un’altra: al Comune di Casal di Principe torna Renato Natale sindaco. E domani la tappa del Festival toccherà proprio quel territorio.  “Una tappa organizzata con Avviso Pubblico anche per denunciare le falle dell’attuale normativa sullo scioglimento dei comuni. Ma pure per incontrare le #storieperbene di quegli amministratori pubblici che combattono le mafie e dell’esperienza contro l’autismo de La Forza del silenzio”. Così dicono gli organizzatori che mettono al centro gli amministratori onesti: “Incontreremo le storie #perbene di amministratori che si sono spesi ed ogni giorno si battono contro la camorra e il malaffare.

“Lo faremo con Avviso Pubblico, l’associazione che dal 1996 collega e organizza oltre 250 Amministratori pubblici concretamente impegnati a promuovere la cultura della legalità democratica nella politica. Ma sarà un momento utile anche per denunciare la sostanziale inefficacia dell’attuale legge sullo scioglimento dei comuni. Da un lato perché non è possibile che non venga estesa alle amministrazioni maggiori come le regioni, dall’altro perché non va ad incidere su settori nevralgici, dagli uffici tecnici alla polizia municipale, che spesso, soprattutto in piccoli comuni, sono esposti alle infiltrazioni criminali quanto e a volte più dell’organismo politico”. Gli organizzatori del Festival dell’Impegno Civile, prima manifestazione in Italia interamente realizzata sui beni confiscati alle mafie, presentano così la ventesima tappa della kermesse promossa dal Comitato Don Peppe Diana e da Libera Coordinamento Provinciale di Caserta, che si terrà domani dalle 16,30 a via Bologna, in quella che era la casa del capo dei casalesi Francesco Schiavone ed oggi è la sede de “La forza del silenzio” Domani, moderati dal giornalista di Avvenire Toni Mira, con il viceministro Bubbico ci saranno Giovanni Corona,  Sostituto Procuratore di Napoli Nord, il Questore di Caserta Giuseppe Gualtieri, Pierpaolo Romani di Avviso Pubblico e diversi amministratori del territorio. Tra questi, naturalmente, il sindaco di Casal di Principe Renato Natale, la cui amministrazione, tra i primi atti, ha siglato l’adesione ad Avviso Pubblico.

“Camorra e malaffare si combattono anche con progetti concreti di sviluppo territoriale – affermano gli organizzatori del Festival – su questo, per il sud e la Campania, chiederemo un impegno concreto del governo. Noi continuiamo a fare la nostra parte, coinvolgendo anche nuovi partner pubblici e privati per i progetti legati ai beni confiscati. In settimana, ad esempio – concludono i referenti del Comitato Don Peppe Diana e di Libera Caserta – saremo a La Balzana di Santa Maria la Fossa per presentare un’idea progetto di riutilizzo volta alla valorizzazione produttiva di questa straordinaria azienda agricola che, ad anni dal sequestro e dalla confisca, ancora resta incredibilmente abbandonata”. Non solo money, l’economia (e il Sud) riparte dalla comunità e dall’impegno civile.