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Edizione del 23/05/2017
Edizione del 22/05/2017
Grs week 20 -21 maggio – Omofobia di Stato
Bentornati all’ascolto del Grs week, in studio Clara Capponi e Anna Ventrella
Il 17 maggio si è celebrata la prima giornata mondiale contro l’omofobia e la transfobia nell’anno delle unioni civili, ma la discriminazione contro le persone omosessuali e transessuali sembra non fermarsi. La ricorrenza promossa dall’Unione europea dal 2004, diventa così un’occasione per il fare punto sullo stato di salute dei diritti civili nel nostro paese.
Nei dodici mesi trascorsi sono 196 le storie di omofobia e di transfobia censite da Arcigay attraverso il monitoraggio dei mezzi di informazione nazionali e locali. Un numero quasi doppio rispetto a quello dello scorso anno e che sconcerta ancora di più visto che una buona parte di queste storie racconta di discriminazioni istituzionali come ci spiega Gabriele Piazzoni, Segretario Nazionale ArciGay
Sonoro
Il ritratto che emerge è quello di un paese che non riesce a iniettare anticorpi efficaci contro l’omofobia e la transfobia. La legge approvata alla Camera giace al Senato, senza alcuna prospettiva e nonostante la sofferta approvazione dopo un iter di 30 anni anche quella sulle unioni civili mostra luci ed ombre. Sentiamo l’ approfondimento di Anna Ventrella.
“Prima candelina per le unioni civili: la legge che regola le unioni civili tra persone dello stesso sesso compie un anno. Approvata – dopo circa 30 anni di dibattimenti – l’11 maggio del 2016, la legge permette alle coppie omosessuali di usufruire del nuovo istituto giuridico denominato unione civile, in conformità con larticolo 2 della costituzione relativo ai diritti inviolabili dell’uomo e l’ articolo 3 , sulla pari dignità sociale dei cittadini senza distinzione di sesso.
Ma veniamo ai numeri: ad oggi sono circa 2.800 le unioni civili celebrate, anche se l’italia sembra divi9sa da nord a sud anche su questo: Milano campeggia nell’elenco delle città dove ci si sposa tra gay con le sue 354 unioni. Segue Roma con 331. Torino con 174. Fanalino di coda sono Palermo e Bari rispettivamente con 36 e 25 unioni civili celebrate.
Ma è ancora troppo presto per trarre delle conclusioni. Sicuramente, a regolarizzare la propria unione sono state quelle coppie che aspettavano da troppo tempo. Spetterà agli studiosi dare una chiave di lettura sui numeri e sulle scelte dei cittadini, per cercare di spiegare se ci sono persone dello stesso sesso che vogliono unirsi ufficialmente, oppure se le coppie omosessuali ancora si nascondono, magari perché rendere ufficiale il rapporto, e quindi l’unione, potrebbe avere conseguenze sul lavoro e la vita sociale.”
Le norme quindi da sole non affermano i diritti ma sono uno strumento fondamentale per legittimarli come dichiara ai nostri microfoni Maria Laura Annibali, presidente dell’associazione Di’ gay project.
Ed è tutto per notizie e approfondimenti sul sociale www.giornaleradiosociale.it
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Grs week 13-14 maggio/ A Testa Alta: contro la campagna mediatica rispondono le Ong
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Bentornati all’ascolto del Grs week, in studio Giovanna Carnevale. Quella che abbiamo appena ascoltato è Silvia Stilli, portavoce dell’associazione di Ong AOI, nel ricordare alcune delle tante persone morte che hanno perso la vita nell’aiutare gli altri. Nelle ultime settimane, le organizzazioni non governative sono state attaccate pesantemente da personaggi politici, istituzioni e media: da mere ipotesi su comportamenti di singoli, si è passati di colpo a una generalizzazione che dipinge la cooperazione internazionale come una macchina concepita per nascondere i soliti interessi economici.
Il mondo del sociale però ha risposto all’accusa: con lo slogan #OngATestaAlta, questa settimana è stata organizzata da AOI e dal Forum Terzo Settore una conferenza stampa per difendere la posizione di chi salva in mare vite umane. Ascoltiamo un altro frammento di Silvia Stilli.
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La campagna contro le Ong riguarda da vicino un tipo di informazione che insegue lo scandalo, ma anche una parte della politica che diffonde ovunque scetticismo. Lo sottolinea Vincenzo Manco in rappresentanza del Forum Terzo Settore.
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Tante sono state le voci dell’associazionismo che hanno preso parte alla conferenza raccontando il proprio impegno nel soccorrere e accogliere i migranti: Link2007, Focsiv, Cini, Cies e altri. Questo è Marco De Ponte di ActionAid.
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Ong A Testa Alta per un evento pubblico, ma anche e soprattutto nell’impegno quotidiano a non lasciar morire di fronte all’indifferenza di un Paese rischia di dimenticare cosa vuol dire umanità.