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Edizione del 10/04/2017
Grs week 8-9 aprile/”L’integrazione si fa con lo sport”
Qual è la valenza sociale dello sport oggi? Performance, record, vittorie. No, è l’integrazione. Una ricerca realizzata dal Cnr e presentata recentemente ha interpellato oltre mille studenti e una trentina di docenti delle scuole medie italiane, da Genova a Bari, da Trieste a Latina, per inquadrare il rapporto esistente fra sport e integrazione. Il rapporto mette in luce che i ragazzi non considerano la nazionalità di origine come un elemento qualificante nella scelta dei compagni di gioco, confermando che le attività sportive superano confini e differenze. Questi elementi insieme alle tante storie di sport sociale che sempre più trovano spazio anche sui mezzi di comunicazione raccontano di un mondo che fa dell’inclusione e dell’accoglienza il suo punto di forza. È il mondo dello sport per tutti, quello proposto e animato dagli enti di promozione sportiva del nostro paese, quello che si rivolge a tutti, senza distinzioni di età, sesso o etnia, puntando al benessere, a costruire relazioni e a cancellare muri e discriminazioni. Il mondo dello sport sociale si relaziona con il Comitato olimpico nazionale, che nel nostro paese gestisce il sistema sportivo senza però riuscire a colmare lacune storiche legate ad assenze governative, come la mancanza di una legge sul valore sociale dello sport.
Qual è lo spazio dello sport sociale e per tutti? Stefano Gobbi, responsabile della consulta sport del Forum nazionale del terzo settore, evidenzia l’importanza di creare ponti tra sport sociale e sport agonistico, perché entrambi presenti nella comunità e radicati soprattutto nelle fasce giovanili.
Per Damiano Lembo, presidente neo eletto dell’Us Acli, lo sport per tutti è in genere il primo contatto che i più giovani hanno con le attività motorie, mentre il settore agonistico specifica il suo ruolo in una fase successiva di specializzazione, quindi è importante la contaminazione, mantenendo ognuno le proprie caratteristiche.
Recentemente si è svolto anche il congresso dell’Unione italiana sport pertutti che ha confermato alla presidenza Vincenzo Manco, il quale rimarca che lo sport sociale è da tempo in attesa di una legge che ne sancisca il valore e che favorisca lo sviluppo di una nuova cultura sportiva nel nostro paese, chiedendo allo stesso tempo al Coni di intraprendere una seria selezione degli Enti di promozione sportiva in base alle attività svolte e al vero peso sociale.
Edizione del 07/04/2017
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Grs week 1-2 aprile/Operatori “autoconvocati” contro il decreto Minniti
Bentornati all’ascolto del Grs Week. In studio Giuseppe Manzo.
Con la fiducia posta dal Governo è stato approvato il decreto Minniti sull’immigrazione e sulla sicurezza urbana. Contro questo provvedimento sono piovute critiche e proteste senza precedenti: associazioni laiche e cattoliche, magistratura, giuristi, operatori sociali e la presa di posizione di scrittori e attori come Roberto Saviano e Valerio Mastrandrea. Ascoltiamo i punti critici di questo decreto nella scheda di Anna Ventrella.
Sono diversi i punti criticati e contestati del decreto Minniti. Per velocizzare il procedimento di riconoscimento del diritto d’asilo, il decreto legge ha pensato di istituire sezioni specializzate (inizialmente 14 ma ora aumentate a 26), dedicate alle richieste d’asilo e ai rimpatri e formate da magistrati dotati di una profonda conoscenza del fenomeno migratorio. Ma è proprio l’istituzione di sezioni dedicate a sollevare i primi dubbi di legittimità perché ritenuta in contrasto con l’articolo 102 della Costituzione. Poi c’è l’eliminazione di uno dei tre gradi di giudizio per i richiedenti asilo anche sulle controversie minimi: l’appello. Ai Cie è stato cambiato il nome in Cpr, Centri per il rimpatrio senza modificare il loro aspetto rilevante. Infine, la figura dell’operatore sociale viene equiparata a quello del pubblico ufficiale: contro questa novità si stanno schierando centinaia di operatori sociali da tutta Italia.
Proprio il passaggio sugli operatori sociali rappresenta uno dei punti più contestati. Nelle ultime settimane centinaia di figure professionali del mondo del terzo settore e della cooperazione sociale hanno aderito all’appello di un’assemblea “autoconvocata” a Roma l’8 aprile nella sede di Arci in via Goito. Ascoltiamo uno dei promotori dell’iniziativa, Alessandro Metz.
(sonoro)
Sempre sul ruolo di queste figure “terze” e su tutti gli aspetti legati al diritto si sono sollevati dubbi dal mondo dei giuristi democratici e dell’Asgi, associazione studi giuridici sull’immigrazione. Ascoltiamo uno dei loro avvocati, Dario Belluccio.
(sonoro)