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Grs week 25-26 marzo/Giovani e Europa: nuove opportunità con il Servizio Civile
Bentornati all’ascolto del Grs week, in studio Giovanna Carnevale.
Giovani e Europa: quali opportunità per le nuove generazioni nel vecchio continente? Se da una parte oggi si fanno i conti con un’Unione europea ripiegata su sé stessa, mortificata dagli egoismi nazionali, dall’altra la cosiddetta generazione Erasmus spinge in avanti verso l’interculturalità rendendo lampanti contraddizioni e anacronismi della politica. In Italia, nonostante un crescente sentimento di distacco verso le istituzioni di Bruxelles, la vocazione europea rimane, e il nuovo servizio civile universale, approvato recentemente, ne è una dimostrazione, prevedendo la possibilità per i ragazzi di svolgere fino a tre mesi di attività anche in uno dei Paesi dell’Unione. Ascoltiamo cosa prevede la misura nella scheda di Giordano Sottosanti.
Lo scorso 10 febbraio il Consiglio dei Ministri ha dato il via libera definitivo al cosiddetto servizio civile universale, approvando il primo decreto legislativo della legge delega in merito alla Riforma del Terzo Settore. Il Servizio Civile passa così da Nazionale a Universale, aprendosi potenzialmente ogni anno a 100mila giovani volontari, italiani e stranieri. Per la prima volta, infatti, potranno partecipare al bando, oltre ai cittadini dell’Unione Europea, anche i cittadini stranieri regolarmente soggiornanti in Italia. Con aggiunta la possibilità di svolgere 3 mesi di servizio in Europa. Il decreto sancisce anche la diminuzione delle ore di servizio da 30 a 25 settimanali e introduce un modello più flessibile, modulabile in base alle esigenze di vita e lavoro dei volontari. Maggiore attenzione sarà inoltre riservata al riconoscimento delle competenze, con la possibilità di considerare il Servizio Civile quale titolo preferenziale nei bandi di concorso.
Un servizio civile più aperto, insomma, che attraverso lo scambio di conoscenze fortifica le basi di una cultura comune europea che valorizza il principio di solidarietà, aumentando allo stesso tempo le opportunità di lavoro e di crescita personale. A Licio Palazzini, presidente della Conferenza nazionale degli enti di servizio civile abbiamo chiesto qual è il bilancio in termini offerta ai giovani di questo nuovo provvedimento, di cui solo pochi giorni fa è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il primo decreto attuativo.
E maggiore attenzione ai giovani e alla loro occupabilità viene anche dall’Unione, che nei mesi scorsi ha lanciato l’iniziativa del Corpo europeo di solidarietà. Alberto Cuomo dell’area Europa di Csvnet, ci spiega di cosa si tratta