“La didattica a distanza è stata generalmente un fallimento per gli alunni con disabilità, soprattutto per quelli che maggiormente necessitano di sostegno o soluzioni specifiche e che hanno situazioni familiari problematiche legate a povertà soprattutto di natura socio culturale. Per questo il nuovo anno deve garantire, da subito, l’ingresso, la partecipazione, l’inclusione già dal primo giorno di scuola”. Lo afferma Vincenzo Falabella, presidente di Fish, la Federazione italiana per il superamento dell’handicap, in una intervista al quotidiano il Manifesto in edicola oggi.
“Abbiamo proposto di trovare una soluzione meno “medicalizzante” possibile – spiega Falabella – che al posto delle mascherine preveda l’utilizzo di visiere che fra l’altro agevolerebbero, se usate anche dai docenti, la lettura del labiale con un aiuto indubbio per gli alunni sordi”.
Un tetto per tutti
Dopo la pandemia che ha colpito duramente il nostro Paese anche l’alloggio ridiventa un problema per migliaia di persone, sia per chi deve pagare mutui o affitti, sia per chi una casa l’ha persa. Ce ne parla Paolo Andruccioli.
La buona notizia è che Il Ministero delle Infrastrutture ha reso nota la ripartizione di 60 milioni di euro, relativi all’anno 2020, assegnati al “Fondo nazionale per il sostegno per l’accesso alle abitazioni in locazione”. Le risorse sono assegnate alle Regioni con procedura accelerata per venire incontro in particolare agli inquilini morosi incolpevoli. La notizia brutta riguarda invece il nuovo allarme sfratti lanciato dai sindacati degli inquilini. Se infatti l’esecuzione dei provvedimenti sarà bloccata fino al primo settembre 2020 a causa dell’emergenza Coronavirus, non lo sono i procedimenti che porteranno presto a nuovi sfratti. A settembre potrebbe scattare l’allarme sociale.
Doppia denuncia
Da una parte ci sono associazioni come Senior Italia Federanziani che lamentano i ritardi nella riapertura degli ambulatori specialistici per i malati cronici, dall’altra le associazioni dei familiari delle persone con disagio psichico che criticano la scelta di aver chiuso i Centri di salute mentale durante l’emergenza. Sentiamo le parole di Gisella Trincas, presidente di Unasam, l’Unione nazionale delle associazioni per la salute mentale. (sonoro)
Creativi speciali
Oltre 50 ore di diretta web, 820 iscritti con una media di 300 persone collegate in streaming nella giornata di apertura e 200 nella seconda, più di 40 sessioni tenute da 70 speaker e conferenze in parallelo: sono i numeri della maratona online degli Accessibility Days 2020, organizzata tra gli altri dall’Unione ciechi e ipovedenti di Ancona e Bologna, con Rai Pubblica Utilità, Microsoft e Istituto Ciechi di Milano come partner, per promuovere l’accesso alla rete delle persone con disabilità.
L’importanza della famiglia
In occasione della Giornata Europea dedicata ai fratelli e alle sorelle di una persona con malattia rara e/o disabilità, l’Omar (Osservatorio Malattie Rare) ha promosso nuove iniziative. Si comincerà dai Gruppi Esperienziali che si protrarranno per tutto il mese di giugno. Al termine del percorso verranno elaborate delle Linee Guida da mettere a disposizione delle Famiglie e delle Associazioni.
Vietato discriminare
Superare logiche e prassi delle strutture residenziali chiuse, per persone con problemi di salute mentale, anziani e persone con disabilità, sostituendo “i luoghi dell’esclusione con i luoghi della vita”. È uno dei temi emersi dalla Conferenza Nazionale per la Salute Mentale che si è tenuta sabato scorso. Evidenziare le carenze sistemiche, culturali e delle pratiche che l’emergenza ha messo in luce, così come la tenuta dei buoni servizi e le pratiche emancipative da rafforzare dovranno essere le nuove linee guida per abbattere le discriminazioni.
Viva l’articolo 3
Settantadue anni di lotte per affermare la dignità di tutti i cittadini. Ripartiamo da quello che afferma la nostra Carta Costituzionale. Il servizio è di Paolo Andruccioli.
Il 2 giugno di quest’anno, festa della Repubblica, si celebra in un momento molto particolare della storia del nostro Paese. Per noi la ripresa dovrà ripartire dalle conquiste sociali e civili ed è per questo che vogliamo ricordare qui quell’articolo 3 della Costituzione che obbliga la Repubblica a rimuovere tutti gli ostacoli che impediscono l’uguaglianza dei diritti e lo sviluppo di ogni persona. Articolo 3 – Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese.
Prevenire è meglio che curare
La Sicilia va verso una legge contro il cyberbullismo. Lo ha annunciato Gianna Cappello, presidente di Med (Associazione italiana per l’educazione ai media e alla comunicazione) che ha fatto parte, dal 2018, del tavolo tecnico sul tema promosso dal garante dei diritti dell’Infanzia e dell’adolescenza. Il testo, che è pronto per andare in aula, è connotato dal fatto che parla di bullismo e cyberbullismo in chiave preventiva prevedendo quindi degli interventi educativi concreti per evitarlo.
L’ospite gradito
Il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, è intervenuto in diretta a sorpresa sulla Radio dell’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti. Dalla sua voce gli auguri più affettuosi alle ragazze e ai ragazzi che si preparano a sostenere gli esami di maturità. Particolari parole d’affetto per gli studenti con disabilità: “Nessuno deve essere lasciato indietro”, ha detto. Il saluto del premier è arrivato al termine di una trasmissione dedicata alla scuola e ha suscitato grande emozione e vivo apprezzamento.
Non siamo nati per soffrire
È lo slogan scelto da Cittadinanzattiva per la campagna sulla legge 28 del 2010 che festeggia il suo decimo compleanno. Si tratta di un testo che regolamenta l’accesso alle cure palliative e alla terapia del dolore e che pone il nostro Paese in una posizione di avanguardia. L’iniziativa ha preso il via con un questionario rivolto ai cittadini per indagare l’effettiva conoscenza dei contenuti della norma e un depliant informativo digitale. A dieci anni dalla promulgazione sono stati fatti molti passi avanti, ma molto resta ancora da fare per la sua piena attuazione.