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Villaggio solidale


A Milano l’inclusione di rom e sinti è possibile grazie all’associazionismo. Il servizio di Katia Caravello. (sonoro)

Nei giorni scorsi, durante il convegno “Rom e Sinti in Italia? Sail pe!”, la Casa della Carità ha presentato il bilancio di “Villaggio solidale”. Il progetto, avviato nel 2005 in collaborazione con il Centro Ambrosiano di Solidarietà, promuove l’inclusione sociale di rom e sinti. Dai dati, illustrati da don Virginio Colmegna, Presidente della Casa della Carità, emerge che superare i campi e costruire percorsi sociali, culturali e di cittadinanza è possibile, ma sono necessari fondi e la partecipazione attiva dei diretti interessati, altrimenti il sostegno si cronicizza a tal punto da andare ad intaccare la fiducia nei loro confronti, ricreando nuovamente rifiuto ed emarginazione. In questi anni sono state seguite 106 famiglie, per un totale di 374 persone, l’80% delle quali ora lavora e vive in appartamento.

Un’occasione da non perdere


È l’auspicio della Consulta disabilità del Forum Terzo Settore sul piano per le non autosufficienze. “Bene il bonus da 400 euro – aggiunge il coordinatore Roberto Speziale – ma ancora troppe differenze nei territori, servono più risorse”.

Generazione offesa


Più di 15 minori al giorno in Italia sono vittime di reati, 6 su 10 sono bambine e ragazze. Sono alcuni dei drammatici numeri emersi nel Dossier Indifesa dell’associazione Terres des homme. Il crimine più ripetuto tra gli under 18 è il maltrattamento in famiglia: 1.723 in un solo anno.

C’è tempo


Ancora una settimana per partecipare al bando di servizio civile universale da 39.646 posti in progetti con specifiche misure aggiuntive, destinate anche a ragazzi con minori opportunità. Il Dipartimento delle Politiche giovanili ha infatti prorogato al 17 ottobre prossimo la possibilità di presentare domanda da parte dei giovani tra i 18 ai 29 anni non compiuti.

Svolta umanitaria


Il Tavolo Asilo nazionale si rivolge direttamente al governo affinché faccia chiarezza sui rapporti tra l’Italia e le milizie libiche. La pluralità di associazioni che aderiscono al progetto chiedono anche il ripristino di un programma di ricerca e salvataggio, consentendo allo stesso tempo alle ong di riprendere le operazioni in mare.

L’Unione fa la forza


Al via una consultazione pubblica, a livello europeo, sui temi della disabilità. Il servizio di Katia Caravello: in vista dell’elaborazione della nuova Strategia 2020-2030 sulla disabilità, la Commissione Europea ha avviato una consultazione pubblica aperta fino al 23 ottobre a tutti i cittadini e le organizzazioni dell’UE, con l’obiettivo di raccogliere la maggior quantità possibile di informazioni utili a sviluppare nel migliore dei modi le prossime politiche in materia. Sono in particolare invitati a partecipare, le persone con disabilità e le associazioni che le rappresentano, gli operatori sociali, i funzionari delle Pubbliche Amministrazioni a livello dell’Unione Europea ,le organizzazioni e le ONG attive nell’ambito della disabilità, nonché le imprese impegnate nella fornitura di tecnologie assistive e/o nell’erogazione di servizi in quest’area. Il questionario è disponibile, anche in lingua italiana, sul sito ufficiale dell’Unione Europea.

Così non va


Le Reti di rappresentanza delle organizzazioni di cooperazione internazionale CINI, AOI e LINK2007 esprimono preoccupazione rispetto al fatto che la Nota di Aggiornamento del DEF, diversamente dagli anni passati, non contenga alcuna cifra sulle previsioni di crescita dei volumi di Aiuto Pubblico allo Sviluppo, ma solo un generico accenno al riallineamento con gli standard internazionali.

Fame e cambiamento


Sono queste le due parole chiave della nuova campagna di Cesvi che mira ad accendere i riflettori sul tema della produzione e dell’accesso al cibo, in termini quantitativi e qualitativi, e sul nesso con l’emergenza climatica.

Studenti con la valigia


In dieci anni sono triplicati i ragazzi che si muovono. E chi durante la scuola fa un’esperienza all’estero si laurea prima e lavora di più. La fotografia del rapporto Intercultura sugli scambi internazionali al quarto anno delle superiori.

Italiani anche noi


La proposta dello ius culturae riaccende il dibattito sul diritto di cittadinanza a ragazzi nati nel nostro Paese da genitori stranieri. Ascoltiamo il giudizio di Francesca Chiavacci, presidente dell’Arci. (sonoro)