È il nome di un progetto per imparare l’italiano per chi vive nel Lazio. Il servizio di Clara Capponi.
Imparare l’italiano è un diritto ma anche un dovere che riguarda tutti i migranti, ma per loro non è sempre facile individuare i percorsi adatti alle loro esigenze. Spesso i corsi ci sono, ma chi è interessato a seguirli non sa dove reperire le informazioni. Ora anche per i migranti sarà più facile e veloce trovare le informazioni necessarie a trovare il corso più adatto alle proprie esigenze.
La Rete Scuolemigranti, sostenuta grazie al supporto dei CSV del Lazio Cesv e Spes, raccoglie 110 associazioni ed enti non profit che in tutta la regione offrono corsi gratuiti, di diverso livello e tarati su diverse esigenze.
Si può fare di più
In Senato giornata di audizioni sulla legge del Dopo di noi. A parlare anche il Coordinamento nazionale famiglie disabili. “È una norma illegittima – dicono – perché lo Stato si fa carico dei nostri figli solo quando viene meno il supporto familiare”.
Sulla pelle dei migranti
Continua a far discutere l’accordo Ue-Turchia raggiunto venerdì scorso a Bruxelles. Critiche molte ong e associazioni per la violazione dei diritti umani all’interno della stessa intesa. Il commento di Oliviero Forti, responsabile immigrazione di Caritas Italiana. (sonoro)
Bene poco comune
Il governo continua la sua battaglia per privatizzare il servizio idrico nazionale. Andando contro la volontà di quasi 27 milioni di cittadini che nel giugno 2011 hanno votato per renderlo pubblico. La denuncia arriva dal Forum italiano dei movimenti per l’acqua che chiede all’esecutivo il rispetto della volontà degli italiani.
Il paradosso dei Comuni
Mentre i privati continuano a fare affari entrando nella gestione del fenomeno migratorio, gli enti locali si tirano indietro, e fanno fallire l’ultimo bando per aprire nuovi Sprar per richiedenti asilo e rifugiati. Critiche dalle associazioni: per Migrantes la situazione è vergognosa, aiuta le nuove mafie. Arci propone invece di rafforzare un sistema unico di gestione controllato dallo Stato.
Una legge per non dimenticare
Il sì del Senato: il 3 ottobre sarà la Giornata della memoria in ricordo di tutte le vittime dell’immigrazione. Il servizio di Anna Ventrella.
Il provvedimento ora è legge. La Giornata in memoria delle vittime dell”immigrazione sarà celebrata in tutta Italia in coincidenza dell’anniversario della tragedia di Lampedusa del 3 ottobre 2013, quando a causa del naufragio di una imbarcazione libica usata per il trasporto di migranti persero la vita 368 persone e circa 20 furono dispersi. “Momento di profonda riflessione” secondo L’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati,“l’approvazione di tale legge arriva in un momento storico senza precedenti per il Mediterraneo e l’Europa intera”, ed è soprattutto un riconoscimento importante per il dolore di tutti i familiari delle vittime, oltre che per il lavoro fatto in questi anni dalle organizzazioni e dalle istituzioni coinvolte in prima linea
Il carcere chiama, il volontariato risponde
Massiccia adesione alla consultazione pubblica avviata sul sito del ministero di Grazia e giustizia. Le maggiori proposte vengono dal mondo dell’associazionismo cattolico e da comunità con esperienze nel settore e riguardano le misure alternative.
Accendi la mente, spegni i pregiudizi
“Accendi la mente, spegni i pregiudizi”. È questo lo slogan della XII Settimana contro il razzismo, la campagna nazionale di sensibilizzazione promossa dall’Unar, che durerà fino al 21 marzo. Su tutto il territorio nazionale verranno coinvolti soprattutto i ragazzi con iniziative in centinaia di scuole.
Integrazione alla bolognese
Corsi di italiano, web radio e percussioni. Questi gli ingredienti per i richiedenti asilo ospiti del centro di accoglienza straordinaria gestito dalla cooperativa Arca di Noè. Arrivano in buona parte da Mali, Ghana, Sierra Leone, Marocco e Libia. Hanno in media 24 anni.