L’estate rovente sul fronte immigrazione non accenna a diminuire. Sbarchi, muri alzati, frontiere blindate, respingimenti. E poi ancora tanti morti, e non solo via mare. Dito puntato contro l’Europa e la sua politica inerme. Ai nostri microfoni Filippo Miraglia dell’Arci.
Distrazione fatale
In aumento gli incidenti stradali mortali causati dalla tecnologia. Infatti, messaggiare, scrivere e-mail e addirittura scattare selfie sono tra le cause principali di tragedie automobilistiche. Tragico il bilancio con 952 vittime nei primi 7 mesi dell’anno, pari a tutto il 2014.
La nostra salute non è in vendita
Con questo slogan il Movimento legge rifiuti zero ha lanciato la campagna di sensibilizzazione per bloccare il decreto “Sblocca Italia”. Circa duemila le firme raccolte finora per dire no ai 18 inceneritori inclusi nel decreto governativo, tra quelli già previsti e nuovi impianti.
Cambiare si può
Il Segretario Generale Onu Ban Ki Moon vuole un “cambio di paradigma” per la disabilità e la FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), propone la corretta identificazione delle persone con disabilità e dei loro diritti: “E’ interesse del Governo – scrive la Fish – proporre all’interno della legge di stabilità di prossima emanazione esattamente questi temi”. A tal fine è previsto un evento pubblico il 16 settembre a Roma.
DIRITTO D’ASILO
Il caso delle 65 donne nigeriane sbarcate lo scorso luglio in Sicilia e trattenute nel Cie di Ponte Galeria alle porte di Roma con la minaccia di un rimpatrio forzato, mostra tutte le debolezze e gli interrogativi che vive chi si batte contro la tratta. E’ quanto emerge dalla denuncia di più associazioni di volontariato che operano nella struttura di Ponte Galeria, cercando di dare una dignità a queste ragazze ed evitando che finiscano, o tornino, nelle mani di sfruttatori. Le associazioni denunciano la mancanza di un Piano nazionale e le risorse economiche ridicole, oltre ad una generale regressione nel contrasto. E spesso si finisce per assecondare le violazioni dei diritti umani.
Non accompagnati
In questo esodo di uomini e donne da guerra e povertà, aumentano i minori non accompagnati. A Palermo tra gli oltre 500 migranti sono 130 i minori. Sono in prevalenza eritrei e poi Mali, Siria, Burkina Faso, Sierra, Gambia, Nigeria, Senegal, Costa d’Avorio e Ghana. La preoccupazione dell’assessore comunale Agnese Ciulla: “Per ora abbiamo trovato più della metà dei posti necessari: ci preoccupa la presenza di molte ragazze la cui situazione è molto delicata”
Imprese italiane in crescita? E’ grazie agli stranieri residenti
Lo dimostrano le elaborazioni di Unioncamere-InfoCamere sulla base dei dati degli ultimi tre anni. Sono 86mila in più le imprese create dagli immigrati tra il 2012 ed il 2015. Complessivamente, sono oggi poco meno di 540mila, pari all’8,9% del tessuto produttivo nazionale. con una presenza cospicua, soprattutto nelle costruzioni, nel commercio all’ingrosso e al dettaglio, nel noleggio, agenzia di viaggio e servizi alle imprese e nei servizi di alloggio e ristorazione.
Cure palliative
Nasce let’s weed il portale per mettere in contatto medici e pazienti che utilizzano la cannabis come cura palliativa. La start up è nata grazie a due informatici trentenni della provincia di Lecce; i medici vengono inseriti su una mappa geolicalizzata, in modo che gli utenti possono trovare lo specialista più vicino a loro. A questi dovrebbero aggiungersi in futuro anche i Cannabis Social club: al momento in Italia ne esiste solo uno, in provincia di Lecce. Sono in corso di apertura altri due centri, a Roma e a Foggia, e presto potrebbero nascerne altri, specie se il Parlamento riuscirà a trovare un accordo sulla legge per la liberalizzazione della marijuana.
Autismo, una legge senza fondi
La prima legge nazionale sull’autismo, nonostante la soddisfazione generale, non ha fondi ma tante buone intenzioni, tra cui, quella di promuovere l’ inclusione sociale delle persone affette dallo spettro autistico. La nuova legge prevede, inoltre, diagnosi e tarapia omogenee, l’inserimento della malattia nei livelli essenziali di assistenza e l’aggiornamento triennale delle linee guida di prevenzione e cura.
Cimitero mediterraneo
Sono piu’ di 2.000 i migranti morti nel Mediterraneo nel 2015 mentre tentavano di raggiungere le coste europee: a denunciarlo l’Organizzazione Internazionale per le migrazioni che sottolinea come al nuovo primato si aggiungono i 188.000 migranti soccorsi dall’inizio dell’anno e che potrebbero arrivare a 200.000 gia’ questa settimana.