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Diritti per tutti


Le persone con disabilità chiedono più sostegno e maggiore rapporto con le amministrazioni locali. Ascoltiamo Andrea Tonucci, vicepresidente Fish Umbria: “il tema che in questo momento risulta più pesante per il futuro delle persone con disabilità è la crisi economico-finanziaria, ma soprattutto l’impatto che questa ha sulla vita delle persone, e le persone sono chiamate a pagare il costo anche di responsabilità che sono il frutto di mancate scelte del passato. Oggi l’unica possibilità è quella di rivedere il welfare, che significa necessariamente chiamare le persone a partecipare alla spesa dei servizi, ma soprattutto chiamarle a partecipare alle scelte di come ridisegnare questo welfare”.

Obbiettivo raggiunto


Oltre cinquantamila le firme raccolte per la campagna “L’Italia sono anch’io” sul diritto di cittadinanza e di voto agli stranieri. Domani verranno consegnate direttamente alla Camera dei deputati, aspettando che le due proposte diventino legge.

Il prezzo della disabilità


Una spesa di 300 euro al mese in più per i servizi diurni e residenziali. A lanciare l’allarme è l’Associazione famiglie di persone con disabilità intellettiva e relazionali di Bologna. Che si appella alla Regione Emilia Romagna affinché metta mano a questa bozza di delibera appena presentata in giunta.

Contro ogni discriminazione


Oggi in tutta Italia i migranti scendono in piazza per difendere i propri diritti. Sentiamo Cécile Kashetu Kyenge, portavoce del Comitato Primo marzo. I punti che noi troviamo nella nostra piattaforma sono il‘no’al permesso di soggiorno a punti, altre parole chiave che verranno portate in tutte le piazze: portare una legge organica per quanto riguarda i rifugiati.

Alta pericolosità


Tensione alle stelle in Val di Susa per i lavori della Tav. Contraria a quest’opera è Legambiente e il suo presidente Vittorio Cogliati Dezza.

“Siamo scandalizzati”


Dura presa di posizione del portavoce del Forum del Terzo Settore, Andrea Olivero, dopo la chiusura dell’Agenzia che sarà inglobata nel ministero del Lavoro: Il Terzo settore è davvero scandalizzato e preoccupato per la cancellazione dell’Agenzia del Terzo settore perchè non è soltanto un provvedimento che non tiene conto della peculiarità del nostro mondo, ma è anche un gesto di scarsa considerazione per una realtà, quella del terzo settore, che in questi anni si è spesa per la crescita del Paese e per l’innovazione soprattutto nella trasparenza all’interno della società italiana. Vederci privati di questo strumento in questo momento ci indebolisce e fa si che il terzo settore conti di meno proprio quando, invece, dovrebbe contare di più.

Agenzia addio


Brutta notizia per il mondo del non profit. Il Consiglio dei Ministri di venerdì ha stabilito la soppressione dell’Agenzia per il Terzo settore affidando le competenze al Ministro del lavoro. “Così viene meno il suo ruolo di terzietà” è il commento di Sergio Mareli, segretario generale Focsiv.

Taglia le ali alle armi


È la Campagna promossa da Rete Disarmo, Tavola della Pace e Sbilanciamoci contro l’acquisto degli F35. Domani la mobilitazione si sposta con banchetti e prèsidi in 100 piazze italiane. Aderiscono anche le Acli. Sentiamo il presidente Andrea Olivero: Un segno per dire‘noi vogliamo riprendere la parola’, vogliamo dire la nostra e chiediamo che, soprattutto in questo momento di crisi, nessun soldo venga speso senza ascoltare il parere dei cittadini e andando a contraddire gli elementi basilari della nostra costituzione.

Crisi donazioni, è allarme del non profit


Il dato è emerso in occasione della presentazione oggi a Roma dell’andamento della raccolta fondi. Ce ne parla Anna Monterubbianesi: Presentata oggi a Roma la rilevazione degli andamenti delle raccolte fondi del 2011 realizzata dall’Istituto Italiano della Donazione, sentiamo la presidente Maria Guidotti “il dato che emerge più importante e significativo è un sostanziale calo delle donazioni. Sono il 27% le associazioni che dichiarano una riduzione netta nei fondi che vengono raccolti o un calo rispetto alle aspettative”.

Sanità allo sbando


Dopo lo scandalo al Policlinico Umberto I di Roma, molte associazioni dei diritti dei malati denunciano altri gravi disservizi in diversi ospedali italiani. Sentiamo la proposta di Pietro Giordano, segretario generale di Adiconsum, per far fronte al sovraffollamento dei pronto soccorsi “è urgente ridefinire le competenze dei medici di famiglia. Possono diventare veramente un filtro tra il paziente e gli ospedali. Devono sempre di più diventare sul territorio, i presidi per la salute e invece troppo spesso orari di ricevimenti ridotti, piuttosto che scarica barile sugli ospedali, fanno sì che si arrivi a situazioni scandalose come quelle dell’Umberto I”.