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Sequestrato cooperante italiano


Si chiama Giovanni Lo Porto, ha 38 anni, ed è stato rapito a Multan, nella provincia centro-occidentale del Pakistan. Con lui anche un 45enne tedesco. La Farnesina conferma la notizia ma vuole mantenere una linea di riserbo per “non compromettere – dice – gli sforzi per giungere alla liberazione”.

La fame nel mondo? Colpa delle banche


Secondo un rapporto pubblicato da Friends of the Earth Europe, organizzazione che promuove la protezione ambientale, gli istituti di credito europei, insieme alle compagnie di assicurazione, stanno aumentando la fame del pianeta, speculando sui prezzi alimentari e finanziando l’accaparramento di terre nei paesi più poveri.

Sos Africa


Il tardivo intervento della comunità internazionale nel rispondere ai primi segnali di crisi alimentare in Africa orientale ha causato circa 100.000 decessi, di cui più della metà sono bambini sotto i 5 anni. È quanto emerge dal nuovo rapporto diffuso oggi da Save the Children e Oxfam

Sos Ungheria


Amnesty International ha sollecitato la Commissione europea affinché agisca per assicurare che la nuova Costituzione e le leggi sui media ungheresi siano in linea con gli standard del vecchio continente. Il sospetto è che nel Paese continui a persistere un’informazione faziosa e illiberale.

Giornata internazionale del migrante


Ieri l’anniversario, festeggiato con iniziative e appuntamenti in tutto il mondo. Ascoltiamo Sergio Marelli, segretario Focsiv “l’Italia è ormai diventata una società multietnica e multiculturale. Il fenomeno dell’immigrazione sicuramente continuerà ad accrescere i propri numeri nei prossimi anni quindi meglio attrezzarsi e convicersi che questa sarà la realtà con la quale e nella quale convivere nel prossimo futuro”. 

Asia chiama Italia


Su questa rotta sarà incentrato il quarto viaggio di studio del Dossier Statistico Immigrazione Caritas/Migrantes. Saranno affrontati diversi temi a carattere generale: i fondamentali dell’economia asiatica, il posto riservato ai quei paesi nella nostra politica estera e i flussi di nuova emigrazione italiana verso quel continente.

Europa a mano armata


Un corposo dossier prodotto dalla rete Disarmo certifica come nel vecchio continente l’esportazioni di armi è ai massimi storici. E l’Italia non fa eccezione, nemmeno sulla riduzione delle spese militari. Sentiamo Flavio Lotti, portavoce della Tavola della pace “l’Italia non ha ancora fatto quello che tutti i grandi paesi dell’occidente hanno fatto. Vale a dire rivedere tutti i programmi di spesa militare che come è noto assorbono sempre una grandissima percentuale del bilancio pubblico. Questo della spesa resta l’unico capitolo del bilancio pubblico al quale ancora non si è voluto mettere mano”.

Giù le mani dall’oro blu


Il Forum dei Movimenti per l’acqua prende posizione dopo le dichiarazioni del sottosegretario Catricalà che ha annunciato modifiche sulla gestione idrica. “Non pensi il Governo Monti”, scrive il Forum, “con la scusa di risanare il debito di poter aggirare il voto referendario”. L’appello di padre Alex Zanotelli “dobbiamo formare una rete che porti il Parlamento Europeo davvero a proclamare l’acqua, bene comune. L’acqua è il bene supremo, non è più il petrolio: è l’acqua. Io ci sono come missionario perché so che se oggi ci sono cinquanta milioni di persone che muoiono per fame, se l’acqua verrà privatizzata domani avremo cento milioni di morti di sete”.

Dieci anni di torture


“La mancata chiusura del centro di detenzione di Guantanamo da parte del governo degli Stati Uniti sta lasciando un’eredità velenosa ai diritti umani”. Ad affermarlo è Amnesty International, in un rapporto che mette in luce il trattamento illegale subìto dai detenuti rinchiusi nell’isola cubana.

Palestina bene comune


Domani e fino al 14 gennaio è in programma ad Udine un convegno sul diritto violato ad avere un equo accesso all’acqua. Ascoltiamo Marco Iop, del Centro di volontariato internazionale e tra gli organizzatori dell’evento “Palestina bene comune è una serie di iniziative che intendono prima di tutto porre al centro dell’attenzione la questione dell’occupazione della Palestina, considerare la terra palestinese e i problemi gravissimi che lì esistono, una questione che riguarda tuttti e quindi rompere questo muro del silenzio. L’altro obiettivo è dare voce alle popolazioni e alle comunità i cui diritti vengono negati. Si affronterà in modo particolare, ma non solo, la questione del diritto all’acqua e la questione della carovana del diritto all’acqua”.