Difesa sbagliata. Nel tentativo di respingere l’invasione russa iniziata a febbraio, le forze ucraine hanno messo in pericolo la popolazione civile collocando basi e usando armamenti all’interno di centri abitati, anche in scuole e ospedali. Queste tattiche violano il diritto internazionale umanitario. Lo denuncia Amnesty International.
Amnesty chiede maggiore pressione sull’Iran: “Da anni bagni di sangue nelle proteste”
Un bagno di sangue. In nuovo rapporto Amnesty International ha sollecitato la comunità internazionale a fare pressione perché l’Iran renda conto della violenza torrenziale con cui le forze di sicurezza hanno stroncato, nella più completa impunità, le proteste del mese di maggio nel sud-ovest del Paese.
Amnesty: torture e trattamenti crudeli nelle prigioni del Myanmar
Sos diritti umani. In un nuovo rapporto pubblicato ieri Amnesty International ha denunciato che nelle prigioni e nei centri d’interrogatorio del Myanmar le persone arrestate per essersi opposte al colpo di stato militare del febbraio 2021 vengono regolarmente sottoposte a torture e ad altri trattamenti crudeli e degradanti.
Afghanistan, oltre 300 persone in salvo grazie al progetto promosso dalla Comunità di Sant’Egidio
Corridoi umanitari. Afghanistan, oltre 300 persone in salvo grazie al progetto promosso dalla Comunità di Sant’Egidio, che continua a salvare vite umane. Oggi si tratta di profughi provenienti dal sud-ovest dell’Asia che saranno accolti e integrati in Italia.
Aids, cure e ricerca: il quadro “non appare positivo”
Un passo indietro. Alla 24ma conferenza sull’Aids Medici senza frontiere denuncia il freno alla lotta contro l’Hiv. Il servizio è di Pierluigi Lantieri.
Da un lato l’impatto negativo del Covid-19, dall’altro le lacune nei finanziamenti ai programmi: il quadro attuale nella lotta all’Hiv “non appare positivo”. Lo dichiara il dott. Bern-Thomas Nyang’wa, responsabile medico di MSF.
In occasione della conferenza internazionale sull’AIDS, in programma a Montreal fino al 2 agosto, l’organizzazione umanitaria presenta le sue proposte: maggiore impegno politico dei donatori internazionali, concentrarsi sulle persone più a rischio, rendere disponibile un nuovo farmaco antivirale, sottolineare il ruolo centrale delle comunità.
Yemen, rischio esaurimento delle scorte di cibo: l’allarme di Oxfam
Sull’orlo della carestia. In Yemen le scorte di cibo rischiano di esaurirsi nel giro di pochi mesi, a causa dell’aumento fuori controllo dei prezzi dei beni alimentari e del costo delle importazioni. È l’allarme lanciato da Oxfam di fronte ad una crisi alimentare senza precedenti dall’inizio del conflitto nel 2015.
Nuovo rapporto di Amnesty sull’Afghanistan: repressione soffocante su donne e bambine
Morte al rallentatore. Amnesty International ha presentato il nuovo rapporto sull’Afghanistan, denunciando la soffocante repressione dei talebani contro donne e bambine. Ai nostri microfoni il portavoce italiano Riccardo Noury.
Pena di morte: tornano le esecuzioni pubbliche in Iran, giustiziato uomo anche in Giappone
Il ritorno del boia. Dopo due anni sono riprese le esecuzioni pubbliche in Iran, uno dei paesi del mondo che fa più ricorso alla pena di morte. Ieri è stato giustiziato un uomo anche in Giappone, dove questa pratica è ancora in vigore.
Novaya Gazeta dura solo sette giorni: lo storico giornale di nuovo bloccato dal governo russo
Sette giorni: tanto è durata la messa online del nuovo sito di Novaya Gazeta, lo storico giornale indipendente russo che fu di Anna Politkovskaya, che aveva sospeso le pubblicazioni a marzo scorso. Dall’inizio della guerra in Ucraina, Mosca ha bloccato oltre 5.500 spazi web indipendenti.
Afghanistan, un anno dopo la presa dei talebani: abusi, torture e arresti arbitrari
Diritti umani cercasi. Un anno dopo la presa del potere dei talebani, la situazione in Afghanistan è sempre più allarmante. Il servizio di Fabio Piccolino.
Nei giorni scorsi le Nazioni Unite hanno pubblicato il Rapporto sulla situazione dei diritti umani in Afghanistan dopo l’arrivo dei talebani. Dalla ricerca emerge come il gruppo al potere sia responsabile di abusi, arresti arbitrari, torture e maltrattamenti, e dell’uccisione di almeno 160 persone senza averle sottoposte prima a un procedimento giudiziario.
L’Onu si è detta preoccupata per l’impunità con cui i talebani sembrano aver commesso queste violazioni: una situazione resa ancora più grave dalle misure adottate dalle autorità per frenare il dissenso e limitare i diritti e le libertà fondamentali degli afgani.