In occasione del “Summit del futuro” in corso a New York, Save The Chidren presenta il Rapporto sugli Obiettivi di Sviluppo sostenibile. Il servizio di Fabio Piccolino
Secondo il nuovo Rapporto di Save The Children, il raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite è sempre più lontano e ad essere esclusi dai pochi progressi realizzati finora a livello globale sono le bambine e i bambini più vulnerabili, che vivono in famiglie molto povere in contesti rurali. Solo 40 Paesi nel mondo hanno fatto dei passi avanti verso l’obiettivo “zero fame” e appena 18 hanno compiuto progressi per ridurre la malnutrizione. Indietro anche il contrasto ai matrimoni precoci e alla mortalità infantile.
ARCS denuncia: sistema sanitario di Beirut in crisi, medici in difficoltà
“Fuori da tutti gli ospedali di Beirut si vedono madri, fratelli, persone care di chi ha perso occhi, mani, dita e che i medici di tutto il paese stanno provando a curare in un sistema sanitario al collasso”, lo denuncia Virginia Sarotto, cooperante di ARCS Culture Solidali
Crisi climatica: sussidi pubblici alimentano i settori più dannosi
Il nuovo rapporto di ActionAid svela il legame tra crisi climatica e sovvenzioni pubbliche ai combustibili fossili e all’agricoltura industriale. Ogni anno oltre 600 miliardi spesi in sussidi ai settori maggiormente responsabili
Russia, Medici senza frontiere costretta a lasciare il Paese
Medici senza frontiere ha dovuto chiudere le sue operazioni in Russia dopo 32 anni di attività. L’organizzazione infatti è stata esclusa dall’elenco delle ONG autorizzate da parte del ministero della giustizia.
Gaza: 83% degli aiuti alimentari non raggiunge la popolazione
Secondo i dati raccolti da 15 organizzazioni umanitarie che lavorano a Gaza, nella Striscia non arriva l’83% degli aiuti alimentari necessari, con la conseguenza che le persone sono passate da una media di due pasti al giorno a un solo pasto a giorni alterni.
Due anni senza Mahsa Amini: manifestazioni in tutta Italia per i diritti in Iran
Sono passati due anni dall’assassinio di Mahsa Amini in Iran, ma la situazione dei diritti umani nel Paese non è migliorata. Nel fine settimana si sono svolte manifestazioni in tutta Italia per ricordare questo tragico anniversario. Ascoltiamo Riccardo Noury, portavoce di Amnesty Italia
Palestina: organizzazioni chiedono all’ONU di proteggere i diritti umani
Una serie di Organizzazioni umanitarie hanno scritto una lettera agli Stati membri delle Nazioni Unite per chiedere di “misure urgenti per proteggere la libertà delle persone sia nei territori palestinesi occupati che in Israele”. Tra le richieste l’accesso immediato a tutti i detenuti e gli ostaggi e agli osservatori indipendenti dei diritti umani
Sudan: milioni di sfollati e infrastrutture distrutte e carestie
Da quasi un anno e mezzo il Sudan è in una situazione di drammatica emergenza umanitaria. Il servizio di Fabio Piccolino
La guerra civile in Sudan sta causando milioni di sfollati e una catastrofe umanitaria senza precedenti. Intersos, che opera nel Paese, racconta che oltre la metà della popolazione affronta livelli di insicurezza alimentare allarmanti, con intere regioni in condizioni di carestia. Le infrastrutture sono distrutte, gli ospedali non funzionano e le condizioni igienico sanitarie della popolazione sono drammatiche. I numeri sono impressionanti: gli sfollati interni sono 10,7 milioni, mentre le persone che hanno bisogno di aiuti umanitari sono quasi 25 milioni.
Bolivia: Ai.Bi. lavora per il ritorno dei minori in famiglia
Ripristinare il diritto dei minori abbandonati a essere figli, avviando laddove possibile il ritorno nella famiglia di origine, è una delle sfide che Ai.Bi. ha lanciato in Bolivia. Su 299 minori accolti negli orfanotrofi, nel primo semestre del 2024, 35 sono stati reintegrati in famiglia e 8 adottati da famiglie boliviane
Rapporto Unhcr: milioni di bambini rifugiati ancora privati dell’istruzione
Secondo il nuovo Rapporto di Unhcr, circa 7,2 milioni di bambini rifugiati non hanno accesso all’istruzione a causa di vari fattori, tra cui l’insicurezza, la mancanza di politiche in materia d’istruzione inclusive e barriere linguistiche. Nonostante gli ostacoli, tuttavia, sono stati compiuti progressi negli ultimi cinque anni.