Sotto le stelle. Basta un sacco a pelo per dormire sull’asfalto. Lo fanno quasi in 50 mila nel nostro Paese. Ma, nonostante i numeri, l’esercito dei senza dimora rimane invisibile. Per questo, la onlus Insieme nelle Terre di mezzo organizza anche quest’anno la Notte dei senza dimora. Appuntamento stasera a Roma, Catania, Vicenza, Padova, Bologna e Cremona. Il 20 toccherà poi a Milano e Trento.
Dietrofront
Burocrazia canaglia
Infanzia violata
Fuori dalla mischia
Fuori dalla mischia. Pochi fondi ma grande voglia di andare avanti, nonostante tutto. Ma qual è lo stato di salute del volontariato, oggi? Lo abbiamo chiesto a Fausto Casini, presidente di Anpas: “lo stato di salute è buono, la propensione dei giovani, è questo che fa ben sperare, a fare volontariato è una propensione in aumento. Il volontariato è luogo di esempi e non di prediche, questo è molto positivo. Il problema è duplice, uno è quello del volontariato stesso nel trovare le proprie forme di rappresentanza, coordinare e a costruire un ordine senza essere troppo frammentato, l’altro è che ancora il volontariato risente di alcuni limiti della norma che non riconosce le grandi reti nazionali e quindi non ha un luogo delle proprie rappresentanze nazionali”.
Una via d’uscita
Una via d’uscita. Il volontariato come risorsa per scacciare la crisi. Anche questo aspetto è emerso nella conferenza nazionale della scorsa settimana a L’Aquila. Il giudizio di Stefano Tabò, presidente di Csvnet “il volontariato deve essere riconosciuto prima di tutto per aiutare a comprendere le ragione della crisi. Il volontariato aiuta a porsi le domande giuste vero la crisi di un modello di società e di civiltà che probabilmente ha ribaltato dei valori ed è la cittadinanza attiva, di cui il volontariato è espressione, una componente basilare dello sviluppo anche economico, ma non volontariato come ruota di scorta”.