Andrea Olivero, presidente delle Acli e portavoce del Forum, contrario alla proposta del ministro Fornero di chiudere l’Agenzia. Ascoltiamo le sue parole: “chiediamo subito al Ministro di riceverci, di poter chiarire questa questione, nel senso che abbiamo avuto, proprio nelle settimana passate, diversi segnali positivi che ci facevano ben sperare in una apertura, in un dialogo e in un confronto molto serio su posizioni più rassicuranti rispetto a quelle che abbiamo incontrato negli ultimi tempi. Ora questo temporale improvviso ci spaventa ma speriamo possa essere superato da un confronto serrato per trovare soluzioni”.
Occupy Scampia, il web si mobilita
Il servizio è di Giuseppe Manzo. La notizia di un presunto coprifuoco serale nella famigerata periferia nord di Napoli ha scatenato polemiche tra le associazioni del territorio. Da twitter è partito il tam-tam per un unico obiettivo: sostenere e rendere visibile il lavoro quotidiano di decine di operatori sociali. Ascoltiamo Laura Russo, amministratrice e speaker di RadioSca, la web radio di Scampia: “il problema è che a Scampia la gente non ci vive, non ci dorme. E’poca la gente che vive il quartiere realmente, e sono poche le opportunità di farcelo vivere perchè c’è poco da fare. Soprattutto quando fa freddo e anche stare per strada diventa difficile.”
“No alla privatizzazione delle carceri”
Sotto accusa il decreto liberalizzazioni. Molte associazioni si scagliano in particolare contro l’articolo 43 che prevede il project financing per la realizzazione di infrastrutture carcerarie. Secondo i promotori del “no”, il trattamento penitenziario non può essere affidato a chi ha scopi di lucro.
Gli affari dei clan puntano verso Nord
Tre milioni di beni sequestrati in regioni ritenute immuni. Da Roma al Friuli, gli affari criminali non sono più solo un problema del Sud. Il giudizio di Lorenzo Sibio, Legacoopsociali Calabria “io penso che ormai da anni, e anche le indagini giudiziarie che sono state fatte in questi ultimi anni lo attestano, è dimostrato che c’è una forte propensione per le zone più ricche perchè la criminalità cerca di investire e di far fruttare i suoi ricavi prorio dove c’è economia. Queste famiglie che spostano in massa ed investono prorio in un territorio dove c’è economia. Il tabù che sia una sola cosa meridionale credo che non si debba più ridire”.
Giovani e gioco
Una campagna lanciata nelle scuole dai monopoli di Stato “che incita al divertimento d’azzardo”. È la denuncia del Coordinamento Nazionale Comunità di Accoglienza, del Gruppo Abele e di Libera, che chiedono, pertanto, direttamente al premier Monti di far sospendere questa iniziativa.
Torna la social card
È inserita nel milleproroghe del governo Monti, ma solo in via sperimentale. Ascoltiamo il giudizio di Vittoria Boni, responsabile Welfare delle Acli “se la sperimentazione si situa entro un percorso pluriennale definito, entro certi criteri, con un finanziamento pubblico dove ci sia una regia dei Comuni ed una compartecipazione dei diversi attori sociali, insomma un po’ era anche stata la nostra proposta a fronte della social card dello scorso anno”.
I beni comuni fanno squadra
Il servizio è di Giuseppe Manzo. “Nasce il Forum dei Comuni per i beni comuni. Sabato 28 gennaio alle 17 al Teatro Politeama di Napoli si riuniranno i sindaci delle principali città, accolti da Luigi De Magistris. Emiliano, Pisapia, Zedda, Merola e il Governatore della Puglia, Nichi Vendola, insieme per la nascita di un movimento nazionale. Ricco anche il programma dei seminari previsti in mattinata al Maschio Angioino su welfare, economia ambiente e partecipazione. Con la presenza, tra gli altri, di Maurizio Landini, Marco Revelli e Ugo Mattei.
F35, no grazie
Continua la campagna della società civile contro l’acquisto da parte del ministero della Difesa di 131 cacciabombardieri. Sentiamo Sergio Marelli, segretario generale Focsiv: “Ridurre la spesa di questo programma scellerato: 15 miliardi euro per acquistare e per costruire questi nuovi cacciabombardieri, questi nuovi ordigni di morte, è per questo che la nostra posizione è molto ferma. Anche al governo Monti chiediamo che senza indugio si riduca la spesa militare e si abbandoni questa politica, questa stregia, che pensa che attraverso gli armamenti si possa costruire e difendere la pace”.
Un 2011 da protagonista
Si è appena concluso l’Anno Europeo del Volontariato. Ma si pensa già al futuro e alle prossime sfide. Quali? Lo chiediamo a Renzo Razzano, dell’Osservatorio Nazionale “la necessità del volontariato anche italiano è di attivarsi su un tema che è di insistere perché l’Unione Europea si sensisbilizzi sempre più sulle dinamiche sociali e che la parte di rigore finanziario debba combinarsi con una accresciuta consapevolezza e con una stima dell’Unione Europea sui problemi sociali, sull’inclusione sociale e su tutte queste tematiche che attualmente sono appena enunciate nel trattato di Lisbona ma che debbono diventare una linea politica seria da parte dell’Unione europea”.