[Questa è la voce dello storico Alessandro Barbero durante una delle sue lezioni: in mezzo al dibattito sulla richiesta di riarmo europeo vale la pena ricordare che la corsa agli armamenti fu l’anteprima del disastro umano del primo novecento con le due guerre mondiali. Questa è Ad Alta Velocità oggi 7 marzo 2025: nello stesso giorno del 1965 entra in vigore in Italia l’istruzione ecumenica il sacrosanto concilio che autorizza l’uso della lingua italiana in diverse parti della messa. Ben trovati da Giuseppe Manzo].
Oggi parliamo di donne e gender gap. “Gender gap: le discriminazioni che umiliano il ruolo della donna nella società italiana” è il titolo dello studio che l’ANMIL (Associazione Nazionale fra Lavoratori Mutilati e Invalidi del Lavoro) presenta oggi alla Camera dei deputati, in occasione della Giornata internazionale della donna. Secondo gli ultimi dati INAIL, le denunce d’infortunio sul lavoro in Italia che coinvolgono le donne aumentano dell’1,8% rispetto all’anno precedente, per non parlare delle malattie professionali che nel 2024 incrementano del 20,8% rispetto e al 2023.
Sono dati preoccupanti e che saranno trattati in modo specifico nella conferenza stampa, durante la quale saranno divulgati dall’ANMIL i dati infortunistici completi, oltre al rapporto integrale sul gender gap: da molti decenni ormai le donne italiane hanno raggiunto notevoli ed importanti progressi all’interno della società, ma detengono ancora un potere sociale, politico ed economico del tutto inadeguato e sono ancora molto lontane dagli standard femminili dei Paesi occidentali più avanzati e anche dai livelli dei colleghi italiani. Ascoltiamo Graziella Nori, vice presidente nazionale Anmil.
Ascolta Ad Alta Velocità, rubrica quotidiana a cura di Giuseppe Manzo – giornale radio sociale